Prima di andare in vacanza, gradirei trattare un aspetto che ci riguarda da vicino.
Il mese scorso i cittadini lamentavano le innumerevoli sigle che ci circondano, puntualmente, adesso,eccone un’altra : si chiama TARI, meglio identificata come tassa-rifiuti (almeno così ce la descrivono). Prima ancora era tassa sulla spazzatura, poi divenne tassa rifiuti solidi urbani (Tarsu) oggi Tari, ma sempre di “monnezza” stiamo parlando.
Molti si chiedono perché la raccolta non migliora (adesso gli operatori ecologici svuotano i cassonetti pure in pieno giorno incrementando così l’inquinamento acustico, ambientale ed intasando il traffico, per cui conviene estendere l’orario di deposito sino alle otto del mattino), altri gradirebbero una giusta rateizzazione della tassa, e c’è chi si affatica a far due piani alti a piedi, al Palazzo dei Chierici, senza ascensore e con questo caldo, a chiedere come fare…. per trovare lì una teoria di persone, in fila, boccheggiante, richiedente i bollettini di pagamento,non pervenuti a tutti, prima del termine ultimo imposto per il pagamento. Ho l’impressione che stavolta non ci siamo proprio.
A prescindere quello che il malcapitato catanese ha dovuto subire negli anni precedenti, ritardi nella consegna, errori, avvisi bonari di pagamento da rifare, modelli errati nella stesura, con inviti a modificare, autonomamente, gli stessi col cancellino (bastava eliminare la X impressa sulla voce “saldo”, vi ricordate?), banche ed uffici postali che non accettavano il pagamento perché corretti, adesso, invece, i cittadini per ottenere la rateizzazione,vengono invitati a RISTAMPARE IL BOLLETTINO ON LINE.
E chi non è in possesso di computer, di stampante, o malgrado tutto non è capace? Che fa, si rifà a piedi i famosi due piani della vergogna, al caldo e di corsa perché la scadenza è prossima?
Via, un po’ di rispetto per i contribuenti non sarebbe male….
“ Il dovuto rispetto per i cittadini, rinnova la Speranza nel Genere Umano”
Un commento colto al volo: una volta veniva indicato nel dettaglio importi, o causale del versamento, “somma dovuta per tassa smaltimento rifiuti e tributo provinciale”, adesso è scomparsa la voce tributo provinciale, la Provincia abolita, la relativa somma no; speriamo non scompaia pure la raccolta che è già carente.
O vogliono riproporre la famosa tassa depurazione dell’acqua,di iniqua imposizione?
Comunque a completamento della mia indagine vorrei riproporre quanto pago personalmente e da 15 anni a questa parte. Anno 1999 > 106,39 euro- Anno 2000 > 127,56- Aumenta sempre il costo ed arriviamo all’anno 2005 con 140,76 + 50,60 (per integrazione ??)-mentre nel 2006 viene il bello, con ulteriore aumento del 36% !!, cioè 260,36 euro, e negli anni 2007, 2008, 2009 e 2010 l’importo è di 292,00euro. Saliamo ancora e mi costa, nel 2011, 316,00 euro , così nel 2012, per poi rilanciare nell’anno 2013 la cifra a 372,00 euro ! Quest’anno, tra incomprensioni, ritardi di consegna, grida e folla a Palazzo dei Chierici il mio bollettino indica 243 euro a fronte del 70% di acconto riferito al 2013, e non so ancora il saldo che dovrò pagare a dicembre…. ovverosia sale sempre l’importo, scende il servizio, quali- quantitativamente.
Risulta vano attribuire la colpa ai cittadini dei paesi limitrofi che, scendendo la mattina in città, depositano i rifiuti nel nostro Comune (sarà, ed è anche vero, purtroppo), facendo aumentare i costi del servizio. Ma in città, specie nelle periferie storiche i cumuli improvvisi e le discariche abusive di materiale tossico, nocivo, ci sono stati sempre, ed è colpa dei catanesi. Incendi di pneumatici, abbandono di rifiuti pericolosi, (le analisi e la tipizzazione dei rifiuti condotte dall’ARPA hanno evidenziato stirene,rifiuti sanitari, liquidi biologici, farmaci scaduti, garze e bende, cromo esavalente, fluoroedenite in fibra nell’amianto ecc., nei campioni prelevati dal NAS) con grave nocumento per la produzione di diossina (vedi disastro di Seveso 1976) ed altri sottoprodotti cancerogeni. Se è tutta qui la “differenziata” è davvero triste, dal punto di vista ambientale ed ecologico. Vanno conferiti in discarica autorizzata ! Urgono squadre di esperti, ispettori ambientali competenti, e non dipendenti interni “formati” con un semplice corso, per accertare eventuali, infrazioni e sanzionare chi sconsideratamente li deposita. O è troppo chiedere, dei cassonetti più grandi e non in materiale plastico, per evitare, come qualcuno sostiene, che ex operatori, licenziati, agiscano per ritorsione. D’altra parte lo slogan “pagare tutti, pagare di meno”, più volte ribadito dai responsabili del servizio, non è altro che ammettere, la presenza di una larga fascia di evasori del tributo, ed anche per questo urge un serio e severo accertamento fiscale, al fine di rendere giustizia alla utenza in regola coi pagamenti.
Per concludere: gli attori, dunque, ci sono (depositari maldestri e ignoti), la scenografia pure (cumuli di rifiuti e discariche continue abusive) la sceneggiatura continuamente a-(g) giornata, le riprese, originali, a sfondo naturale, la Regia risulta essere stata nominata dagli elettori, (anche se con Amministrazione da rivedere e migliorare). Conseguentemente una meritata “nomination” per l’Oscar quale miglior film drammatico dell’anno, tratto da fatti realmente esistenti,risulta scontata e con grandi possibilità di aggiudicarsi la mitica statuetta. Il titolo ? Semplicemente intuitivo : “La Grande Monnezza”.
Con ingresso gratuito ed orario continuato per la visione. Piero Privitera