A margine della festa “La forza di un sogno”, tenutasi al Palacatania il 31 agosto u.s.,nell’ambito delle manifestazioni per il Bicentenario della nascita di Don Bosco, qualche nota è doverosa, unitamente a delle riflessioni sulla attuale condizione giovanile.
E’ stato davvero bello vedere migliaia di giovani, pieni di gioia, cantare, ballare, testimoniare speranza, vitalità e allegria, entusiasti ed innamorati come sono del Santo dei Giovani . Tutto ciò avveniva alla presenza del nuovo Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Angel Fernandez Artime, spagnolo delle Asturie, decimo successore di Don Bosco, e di Madre Yvonne Reungoat Superiora Generale delle F.M.A., francese e nona successora di Sr. M. Domenica Mazzarello, entrambi per la prima volta nella nostra città.
Oggi, non può non passare che per la presenza di valori eterni di Solidarietà, Rispetto, Esempi, Testimonianza di Vita, Speranza di potercela fare, Cieli e Terre nuove da offrire, la possibilità del riscatto di intere masse giovanili, più che mai abbandonate a se stesse.
Non studiano più, né cercano lavoro, tanto meno se lo inventano, delusi come sono ed in preda a noia, lassismo, se non finiti nel tunnel della depressione o peggio ancora schiavi di droghe. E non importa se leggere o pesanti, tanto nessuno si muove…..la Regione si volta dall’altra parte, prevalgono indifferenza e ignavia.
Un’intera generazione è saltata.
E questo è un lusso, uno spreco che non possiamo, né dobbiamo permetterci, come famiglie, come Comunità, come Paese, come Stato.
Però, non mancano le scialuppe di salvataggio e dunque : E’ ora di tornare a bordo gente ! Su,forza salite e correggiamo insieme la rotta di questa “Concordia” alla deriva e ripartiamo, riprendiamo il largo, perché l’Anagrafe non si ferma, non ci aspetta.
Quarant’anni molti non li devono più compiere, o vogliamo che tra qualche decennio scompaia la parte sana del Paese, per far posto a gran parte dei cittadini decrepiti, malati, senza previdenza, senza protezione ed assistenza sanitaria, economica, affettiva e di sviluppo e con nessuna possibilità di progresso.
Ora se è vero che dalla sofferenza nasce la Speranza, ancora oggi c’è chi si spende a favore di chi vive nel nostro territorio. Occorre saperli e volerli rintracciare. Assolutamente.
Suvvia, fate il primo passo, rifrequentate gli ambienti sani, educativi, di aggregazione e sana crescita che ancora insistono nelle nostre zone.
Lo spettacolo offerto al Palacatania ne è la grande dimostrazione di come si possa tornare a vivere, impegnandosi, spendendosi e possibilmente magari candidandosi in politica, dove c’è tanto bisogno di persone oneste, serie, lungimiranti al bene comune, pronti a sbarrare la strada all’ondivago muoversi di deputati ed alla compravendita di parlamentari.
Vogliamo, attribuendo l’attuale disastro al lavoro che manca, alla crisi di valori e sociale,economica e politica, far saltare un’altra generazione? Non sposarsi, non mettere su famiglia, non procreare figli?
Spegnerebbe la Società. Il circo degli errori diverrebbe Circo degli Orrori a crescente vulnerabilità.
“Un dì lontano, giù dai colli,con la sola madre accanto, scendeva verso il piano, per guidarci al dolce incanto…omissis..” Questo è l’inno a Don Bosco che imparammo tanti anni addietro, ancorchè preadolescenti. “Oggi o Padre, non più solo, per le strade passi ancora”…continua il canto.
O piuttosto sarebbe meglio dire : “Oggi o Padre devi continuare a passare ancora, per le nostre strade, non più sterrate, ma bisognose, stante la criticità dell’attuale condizione giovanile. Te lo chiediamo, in preghiera, per illuminare magari qualche exallievo salesiano, di assoluta pulizia morale a candidarsi alle prossime Regionali. Affinchè possa terapeuticamente guarire, da buon medico e padre di famiglia, l’impianto economico,culturale e sociale siciliano,facendoci allontanare da quello attuale, davvero spettrale.”
Sarebbe il rinnovo del miracolo donboschiano nel bicentenario della nascita.
E’ un sogno ? Sicuramente, ne abbiamo di bisogno, di sogni e di candidati attendibili. E così sia.
Piero Privitera
Exallievo salesiano