Vorrei invitarvi alla riflessione dopo gli eventi che qualche giorno fa, si sono verificati alla Barcaccia di Bernini a Roma, dove circa cinquecento tifosi olandesi si sono divertiti!
Il sindaco Marino, il presidente del consiglio Renzi, si sono indignati e offesi affermando “chi rompe, paga!” e pretendendo scuse.
Mi sorge spontanea una domanda, perché gli italiani chiedono che chi ruba, paghi e nessuno paga mai? Forse perché in Italia nessuno ruba?
Vedi Roma, capitale, il sindaco Marino affermava pubblicamente che un tizio mai conosciuto, a cui non ha mai parlato, in modo da essere scagionato da foto e filmati che in realtà lo smentiscono, vedi l’ultima affittopoli romana, chi paga? Sicuramente i romani e gli italiani.
Il mio non vuole essere un grido a Roma ladrona, perché questo accade anche a Catania, Milano, Bari, Firenze… diciamo che è una prassi consolidata italiana.
Come per chi pretendeva le scuse, ma nessuno interveniva mentre urinavano per le strade romane e Trinità dei Monti e la Barcaccia erano una pattumiera, mentre studenti, pastori sardi, iscritti alla FIOM, sicuramente persone sporche e cattive vengono manganellate, perché sono violente e ribelli poiché rivendicano futuro e dignità. Nessuno ha chiesto scusa a loro.
Però le stesse forze dell’ordine che picchiano pastori, studenti e fiommiani, quando arrestano uno spacciatore tunisino il quale aveva accoltellato due carabinieri, poi lo scagionano in mattinata e dico in mattinata, perché lo ritengono un soggetto non violento. Penso sia giusto chiedergli scusa.
In Italia è normale che la quarta carica dello Stato vada in vacanza in montagna, a sciare con la famiglia tramite l’aereo di stato, per motivi di sicurezza.
Strano che la prima carica dello Stato, il Presidente della Repubblica, viaggi con un aereo di linea per andare nella sua Palermo, e si sposti con tram di stato. Per lui vengono meno i motivi di sicurezza.
Ma è normale che si dica che la mafia resiste a causa dei silenzi della chiesa, di fatto il primo sostenitore è il papa. Lo ha dimostrato nelle sue parole rivolte ai mafiosi mentre i veri guerrieri, l’antimafia reale, sono chi è indagato per trattativa stato-mafia, i politici, i funzionari pubblici i quali hanno giurato di chiedere voti e scambi con la mafia.
Che Dio salvi la Repubblica.
Saro Patanè