Semu pessi

“Abbissati  semu stamatina…”, “ma daccussi… semu pessi”, “chista è storia di ogni jornu”, “Senta, per favore, ma non si può spostare un po’, in modo tale che possiamo passare”…?” Decisamente questo è il resoconto di ciò che accade nella nostra città metropolitana( dolce eufemismo davvero).Tutti i giorni a detta di automobilisti e pedoni. Il luogo ? Presto detto : in pieno centro storico cittadino, esattamente davanti l’Ospedale di maternità Santo Bambino, Via Antico Corso.
Certo che i  problemi da risolvere giornalmente, sono tanti, nella nostra grande città, innumerevoli gli interventi che si rendono necessari, ma non ci pare sia il caso di trascurare,  come avviene da anni ormai, quello segnalato e vissuto dal cronista proprio in queste giornate.

Sarà il risveglio delle condizioni climatiche, sarà la Primavera che fa sbuffare le persone, fatto sta che per uscire dal-l’unica via di fuga dal centro storico alto catanese (Piazza Dante) è davvero un’odissea. Troppe auto, strade strette, inesistenti marciapiedi (presidiati dalle macchine in sosta vietata) e buche da far paura… ma soprattutto impossibile attraversare o trovare alternative. Ma come hanno potuto concepire due istituzioni (una scolastica ed una sanitaria) dirimpetto?

spedalieri

Il Liceo  Spedalieri  e l’Ospedale Santo Bambino l’uno di fronte all’altro.

Ringhiano gli automobilisti, imprecano i pedoni per l’assurdità e la assoluta assenza di forze dell’ordine. Il Gelataio all’angolo con la propria gigantesca autovettura superaccessoriata, con musica ininterrottamente sparata, la cui auto-pubblicità recita : “Er più del ….”.  All’altro angolo dell’ ingorgo, un esercizio di macelleria equina con tanto di “arrusti e mangia” e tavoli schierati ogni sera, fa bella mostra di sé. Un altarino costruito dai devoti del quartiere e da persone che sono state “graziate”, reso invisibile dal caos imperante. Lo strombazzare delle auto, in fila, fa da coreografia e rende ancor più reale la vita d’inferno degli  abitanti del quartiere.  Ora,non è per rendere felici coloro che amano il dialetto, o lo slang catanese, ma credetemi ne abbiamo sentito di belle davvero, frasi a doppio effetto, battute salaci, richiami e veti politici che non è il caso di riportare.

Tutto ciò condito dagli orari. Mi spiego meglio (ci sono passato apposta) :Vi rendete conto ogni mattina, quando i giovani si recano al Liceo, dell’ingorgo che si forma a causa delle centinaia di vetture dei genitori che li accompagnano?  E all’uscita dei ragazzi cosa creano gli stessi automobilisti nel prelevare i figli, con l’aggravante dell’attesa in tripla fila per accaparrarsi un posticino? Certo che non è un bel vedere e che ancora la si possa chiamare via d’uscita dal centro cittadino. Meno male che a risolvere le questioni delicate (donne gravide che han bisogno di visite, controlli ed altro in Ospedale), ci stanno i….posteggiatori abusivi (e ti pareva, immancabili come sono!) che aiutano ad attraversare le puerpere ed i loro accompagnatori: Qui si rischia davvero di non far venire alla luce i nascituri. E non per procurato o praticato aborto !! Diversi hanno rischiato la pelle, come diversi sono gli incidenti a causa di tamponamenti per l’improvviso arresto di vetture. Vogliamo mettere durante le giornate di pioggia? Tombola ! File e code per ore.

Dice e allora che fa nelle altre parti della città la situazione è differente? Sinceramente non lo so, ma provate a pensare come l’altra mattina, uno dei camion (non Tir e senza rimorchio), ma ugualmente grande e lungo ha tentato di entrare, per scaricare presidi sanitari, dentro l’Ospedale, mettendosi di traverso lungo la carreggiata, di fronte Via Albergo e Via Pozzo Rotondo…che spettacolo !  E che vergogna, andare a concepire tale insediamenti, così importanti, necessari ed indispensabili, l’uno di fronte all’altro. Ognuno fa ciò che vuole….è il caso di giustificare pedoni, automobilisti, passanti, genitori e residenti stanchi del caos giornaliero e vittime di malamministrazione.

Altro che di ponti autostradali crollati, qui è crollata la fiducia, la stima, la pazienza dei cittadini, impossibilitati tra l’altro a trovare vie alternative o coltivare la speranza che un dì,  la situazione possa evolvere in senso positivo.
Ed allora non rimane altro che…ringraziare i parcheggiatori abusivi, i quali noncuranti dei pericoli, si sostituiscono agli addetti, impedendo incidenti ed aiutando ad attraversare la carreggiata, per raggiungere il Liceo o l’Ospedale, per il semplice motivo che perderebbero la …titolarità dello spazio conquistato.

Dimenticavo l’ultima perla. La zona è tinteggiata di strisce blu di Sostare (davanti una Scuola ed un Ospedale, altro che strisce rosa…) e gli operatori dove stanno? Certo che è davvero strana la nostra collettività, ma di più l’Amministrazione e l’intera città. Ma non si potrebbe fare uno strappo alla regola (dell’indifferenza) e ripristinare il normale flusso di auto, il quieto vivere dei residenti, la silenziosa degenza delle donne in Ospedale, senza CO2 o polveri sottili, ed il rispetto per l’apprendimento scolastico?

E dire che non stiamo parlando delle quasi impossibili cinture autostradali e bretelle che si vogliono costruire nel Centro Sicilia, noi non ne abbiamo di bisogno, qui, e non li vogliamo questi accessori, perché quantomeno continuiamo a sperare che non si abbassino i nostri…..pantaloni, sarebbe davvero il colmo.
Piero Privitera

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