Informazione sanitaria

Paura iniezioni ? trattenere il respiro puo’ alleviare il dolore.

iniezionePaura delle iniezioni? Prendere prima un bel po’ d’aria e poi trattenere il respiro può rendere il dolore piu’ sopportabile. Ad affermarlo e’ uno studio spagnolo, dell’Universita’ di Jaén, pubblicato su Pain Medicine e riportato dal New Scientist. “Quando si trattiene il respiro –spiegano gli studios – la pressione sanguigna aumenta e il corpo attiva modo naturale un mecca-nismo per riportarla giù. Sensori di pressione sui vasi sanguigni nei polmoni inviano infatti segnali al cervello per ridurre la pressione e questi segnali attivano anche un meccanismo per cui il cervello ‘smorza’ il sistema nervoso, rendendoci meno sensibili al dolore“. Tutto ciò potrebbe spiegare anche perché le persone con una pressione sanguigna alta hanno anche una soglia del dolore più elevata. Lo studio, su 38 persone le cui unghie sono state schiacciate per 5 secondi mentre trattenevano il respiro e poi mentre respiravano lentamente, ha mostrato che il dolore provato è sceso di mezzo punto, 5 su 5,5 in una scala di 10, quando hanno trattenuto il fiato. Gustavo Reyes del Paso, autore dello studio, crede trattenere il respiro potrebbe essere una risposta natu-rale se ci si aspetta di farsi male, ma non funziona per infortuni inaspettati, perché bisogna iniziare a trattenere il respiro prima che il dolore inizi. “Potrebbe essere possibile allenare le persone nel dolore acuto a trattenere il respiro”, spiega Richard Chapman, della University of Utah, aggiungendo pero’ che trattenere il respiro può anche rendere tesi i muscoli, peggiorando alcune condizioni dolorose. “L’effetto potrebbe essere significativo, ma dovrebbe essere maggiore per un uso clinico“, aggiunge Anne Murphy, della Georgia State University.(ANSA)

 

                                                                  Con una-due tazzine caffè -42% rischio disfunzioni erettili

caffeLa caffeina? Se assunta con moderazione si candida ad essere un ottimo concorrente naturale della nota pillola blu contro la disfunzione erettile. Chi ne consuma tra 85mg e 170 mg, più o meno l’equivalente di una-due tazzine al giorno, ha il 42 per cento in meno possibilità di andare incontro a disfunzione erettile rispetto a chi non ne assume per nulla, mentre chi assume tra 171 e 303mg di caffeina ha il 39 per cento in meno di probabilità.
E’ quanto emerge da una ricerca dell’Università del Texas pubblicata sulla rivista Plos One. Secondo gli studiosi l’effetto e’ dovuto al fatto che la caffeina innesca una serie di meccanismi che inducono le arterie del pene a rilassarsi, aumentando il flusso sanguigno. Per arrivare a questa conclusione gli studiosi hanno analizzato i dati di Hanno studiato i dati di circa 4.000 uomini , valutando la quantità di caffè , tè , bevande gassate e bevande sportive che hanno consumato in media al giorno: questo ha permesso loro di arrivare alla conclusione che anche nel caso di persone affette da sovrappeso, obesità e ipertensione, tutti fattori di rischio per lo sviluppo di disfunzione erettile, si osservavano dei miglioramenti con l’assunzione dell’equivalente di caffeina di una- due tazze di caffè al giorno.

Abbiamo visto una riduzione della prevalenza di disfunzione erettile negli uomini obesi , in sovrappeso o ipertesi, ma ciò non e’ accaduto in chi invece era affetto da diabete. Il diabete è uno dei più forti fattori di rischio per la disfunzione erettile, quindi questo non è sorprendente“, spiega il dottor David S. Lopez , autore dello studio.(ansa)

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