Corri, Catania !

……prima che sia troppo tardi. 

Stavolta ho voluto parafrasare il logo della Corsa di Solidarietà aperta a tutti che tanto fascino, interesse e record di adesioni suscita tra i catanesi. Con l’aggiunta di un piccolo, tenue, accorgimento:  una virgola ed un punto esclamativo.

Il risultato di tale integrazione grammaticale è chiaro. Voleva e doveva essere uno stimolo per una Città oziante e spenta, forse anche narcisista, priva di slanci, bassa culturalmente e senza futuro, vivacchiante un dormiveglia perpetuo, un oblio che sta pervadendo cittadini, imprenditori, politici e che lentamente si stanno (e ci stanno) trascinando verso un irreversibile degrado.

Onore e merito dunque agli organizzatori della Corsa-camminata che ogni anno coinvolge sempre più persone (adesso anche di altre province), avente lo scopo di risvegliar coscienze intorpidite e contribuire a realizzare presìdi sanitari per malati, disabili, piccoli ricoverati e persone che soffrono particolari patologie.

Se Catania corre per Catania, questo messaggio non deve rimanere soltanto un logo, una nobile iniziativa sportiva, ma un invito, una supplica, una maniera nuova di vivere la città,i suoi spazi, i suoi tempi.

Che cambi una volta per tutte il modo di gestire la Città ! L’esempio di tale iniziativa (l’anno scorso la proposi per il premio “Candelora D’Oro”), produce rispetto, voglia di vivere, correre, camminare, stare insieme, aggregarsi, sorridere, incontrare amici e conoscenti, partecipare, soprattutto, a iniziative benefiche e solidali.

Tutto ciò riporta alla essenzialità, ad una vita da vivere insieme, come una festa.

E’ un abbattere mali moderni e nuove povertà, quali solitudine, spegnersi in tristezza, sofferenza da sedentarietà, sentirsi inutili, abbandonati….

E allora CORRI, CATANIA !, ma di corsa…

Occorre credere negli eventi sportivi quale contributo alla formazione e crescita di sani valori, quale veicolo di soluzione-risposta al disagio giovanile, alla emarginazione, alla periferia sociale di molti, alla assenza di autostima, mali che conducono e sfociano negli attuali atteggiamenti di bullismo e violenza.

Il periodo storico che viviamo presenta masse giovanili in attesa di alte aspettative di vita, ma che sbattono contro una realtà, spesso, priva di significato e se il compito nostro è quello di educare i giovani alla vita, non ha alcuna utilità sociale, civica e politica la scelta programmatica di non concedere incentivi e contributi a Società, Polisportive, Associazioni, specie se onlus, per la loro e nostra, comunitaria sopravvivenza, impedendogli la promozione sportiva e culturale, fondamenta su cui si costruisce l’educazione di intere masse giovanili, oggi più che mai bisognose, carenti ed in piena emergenza educativa.

Proviamo un po’ ad immaginare i nostri figli su un podio, come dei vincitori: diventano vettori di positività e fiducia per il futuro, strumenti formidabili per dimostrare che si possono affrontare percorsi di vita difficile… E si vince.

Perfettamente inutili piani, iniziative e programmi politici se lontani dai cittadini, dai giovani, dai bisognosi, dagli ammalati e dalle persone lontane.

corsaC’è bisogno e necessità di condividere, di partecipare, di aria di festa, di fare sport all’aria aperta e la Corri Catania-camminata di solidarietà-aperta a tutti, ne è l’attuale deterrente che scolla l’incentivazione ad una vita spenta che stanca-mente va ad infilarsi in un buco nero, abban-donandosi a se stessa e senza alcun interesse di divenir protagonista di un circolo virtuoso che conduce alla riscossa, alla ripresa, allo sviluppo, al progresso, e allora  CORRI, …CATANIA ! prima che sia troppo tardi, solo così, insieme, potremo tagliare il traguardo del benessere.

Piero Privitera

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