Informazione sanitaria

Cambiamento stile vita previene diabete più di farmaci
diabeteUn intervento deciso sullo stile di vita funziona meglio dei farmaci per prevenire il diabete di tipo 2. Lo afferma uno studio durato 15 anni del National Institute of Health statunitense pubblicato dalla rivista Lancet Diabetes and Endocrinology. I partecianti allo studio, tutti ad alto rischio di sviluppare il diabete, sono stati divisi in tre gruppi. Ad uno è stato assegnato un cambiamento radicale di stile di vita attraverso un ‘allenatore’ visitato periodicamente, ad un altro un intervento con metformina, un farmaco usato anche per il trattamento della malattia e il terzo ha fatto da gruppo di controllo. A metà del periodo di studio l’incidenza del diabete era più bassa del 27% nel primo gruppo rispetto a quello di controllo, mentre il farmaco ha abbassato il tasso del 18%. Con il trascorrere del tempo, scrvono gli autori, le differenze si sono assottigliate, ma comunque lo stile di vita adeguato si è rivelato il fattore che protegge di più, soprattutto le donne.
“Questo studio conferma l’importanza della prevenzione del diabete di tipo 2 – scrivono gli autori -, con il cambiamento dello stile di vita e la metformina che sono riusciti ad abbassarne significativamente il tasso”.

Team Italia-Cina progetta primo trapianto testa in 2017
testaUn team di neurochirurghi italiani e cinesi ha in programma il primo trapianto di testa per il 2017 se tutti i passi di avvicinamento previsti daranno risultati positivi. Lo hanno affermato sia il chirurgo cinese Ren Xiaoping, ideatore dell’ operazione con il neurochirurgo italiano Sergio Canavero, già autore di alcuni studi sulla sostenibilità di tale intervento, che il volontario che ha accettato di sottoporsi all’esperimento, il tecnico di computer russo Valery Spiridonov, in dichiarazioni riportate oggi dai media cinesi.
Spiridonov soffre di una malattia incurabile che provoca una progressiva atrofizzazione dei muscoli chiamata Werding-Hoffman disease. “Molti media hanno sostenuto che faremo il trapianto nel 2017, ma questo e’ vero solo se tutti i passi preparatori che abbiamo in mente si concretizzeranno senza problemi”, ha chiarito Ren. L’operazione dovrebbe avvenire, secondo il progetto, nella Harbin Medical University, nel nordest della Cina. Secondo media americani quando Canavero, lo scorso giugno, ha presentato negli Stati Uniti il suo progetto relativo alla fattibilità del trapianto di testa, “gli specialisti hanno espresso molti dubbi” sulla possibilità’ che “questa bizzarra procedura veda mai la luce”.
Lo scorso luglio, Xiao-Ping Ren ha però pubblicato un articolo su CNS Neuroscience and Therapeutics in cui descrive la tecnica del trapianto di testa da lui già utilizzata su oltre mille topi, definendola ”abbastanza promettente, tanto da avvicinare la possibilità di effettuare l’intervento sull’uomo”.
L’ipotesi di un trapianto di testa, che ha tra i suoi fautori appunto il neurochirurgo torinese Sergio Canavero, resta però estremamente controversa: secondo vari specialisti, infatti, questo tipo di trapianto dal punto di vista tecnico è al momento un traguardo ”fantascientifico”, poichè mancano ad oggi le basi sperimentali e di conoscenza che possono permettere di affermarne la fattibilità. In Italia, inoltre, la legge sui trapianti vieta quelli di cervello e di organi genitali. Diversa però la posizione della Cina, che di recente ha acceso il dibattito per l’apertura a tecniche ritenute da molti ‘spregiudicate’, come nel caso di un gruppo di ricercatori che di recente ha scatenato le polemiche nella comunità scientifica per aver usato delle tecniche di ‘taglia e incolla’ del Dna su un embrione

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