Camminare in tutta tranquillità, passeggiare, osservare la bellezza di ciò che ci circonda, recarsi a scuola, al lavoro, accompagnare amici turisti, a visitare le preziosità che insistono intorno a noi…..
Pensate che stiamo sognando,fantasticando? Assolutamente no.
Il nostro è semplicemente un augurio, una Speranza, che un domani possa davvero avverarsi.
Il riferimento è un disperato grido d’aiuto ai nostri cari amministratori (Sindaco in testa chiaramente). Catania aspira a divenire Città Metropolitana, ha già ricevuto grosse adesioni di centri da fuori (ex)Provincia e tutto ciò ci fa immensamente piacere. Ma non è la quantità degli abitanti o il numero dei residenti che ci fa Grandi, né tanto meno ci qualifica come Metropolitani. Concetto già espresso, nel recente passato, quanto l’impegno , la cura, la conservazione, la tutela e prevenzione delle dotazioni di cui disponiamo.
Prendiamo ad esempio uno dei luoghi più belli della nostra città: Piazza Dante- austera-ricchissima di preziosità come il grande Monastero Benedettino (secondo per grandezza in Europa !), il Tempio, l’Esedra, le due piazzette con alberi secolari che fanno da cornice alla maestosità della Chiesa di S. Nicolò l’Arena , cui dirimpetto (pochi lo sanno o se ne accorgono) nel palazzetto accanto a Via Gesuiti spicca un medaglione in altorilievo raffigurante San Benedetto. Non stiamo ancora parlando di ciò che si può ammirare entrando a visitare quello che abbiamo ora descritto, o le offerte (Officine Culturali, concerti e iniziative religioso-culturali all’interno del Tempio, Mausolei, Cimitero di Caduti in Guerra, immensità di espressioni barocche del grande complesso ospitante varie facoltà universitarie…ecc.) .Basta questo a far capire l’enormità o l’importanza di ciò che stiamo descrivendo?
E del sistema di raccolta d’acqua ed il Giardino dei Novizi, e i tre chiostri all’interno? Non si finisce mai di ammirare tutto ciò…e invece? Nemmeno “I Vicerè” docet……
Invece tutto è in uno stato di grande indifferenza. Proviamo a spiegare e pregare i nostri amministratori a dare una occhiatina, ma prima cogliamo il differenziale. Intanto occorrerebbe una visita una Domenica qualunque, l’orario lo facciano pure loro, ammireranno e rimarranno a bocca aperta. Successivamente un qualunque giorno della settimana, sempre con orario a loro scelta, preferibilmente un bel mezzo-dì. Solo così potranno cogliere il differenziale e rendersi conto della loro indifferenza, ignavia, strafottenza o ignoranza (facciano a loro piacimento i miei sette amici lettori) a conservare, tutelare e rendere fruibili le indicate preziosità. Intanto si è fortunati ad attraversare il groviglio d’auto, il caos imperante del traffico (è l’unica via d’uscita strettoia per chi sale da Via di S.Giuliano o proviene dai quartieri a sud della città). I pericoli incombenti fanno a gara con l’arroganza di posteggiatori abusivi in ogni agnone (come dicono a Los Angeles)..ed a tutte le ore. Cominciano a presidiare (con tanto di sedie portatili) sin dalle sette del mattino, sistemano le tavole per far salire le auto sui marciapiedi-piazzette, fischietto e marsupio a tracolla, etc: “avanti, avanti, dottore, basta, fermu accussì ca ci pensu ju…”.
C’è da ridere vero?…ma non eravamo a vocazione turistica? Chi pensate possa avventurarsi in questo bailamme? Le case abusivamente affittate a studenti pendolari e fuori sede non si contano (tutto in nero), locali pubblici con tanto di tavolini sui marciapiedi, pedoni costretti a camminare in mezzo alla strada (e ammenzu a na strata), residenti tristi e inviperiti, litigi continui tra le auto in transito (dolce eufemismo), tre Ospedali a far da corona, con pazienti, ammalati e parenti al seguito, ambulanze del 118, in pronto soccorso, che escono dal vicino S.Marta a sirene spiegate… ci sarebbe ancora tanto da raccontare. Ragioni di spazio ce lo impediscono, ma riusciamo a trovare due righe per invocare aiuto ai nostri cari governanti. Se volete, avviamo un ragionamento, concertiamo un tavolo di lavoro, troviamo insieme delle soluzioni, sgombriamo la piazza, chiudiamola al traffico, pedonalizziamola, liberiamola dallo smog e dall’acustico inquinamento, solo così potremmo rivalutarla e renderla fruibile ed accogliente, richiamandone la vocazione turistica.
E’ davvero un peccato lasciarla abbandonata o in mano agli abusivi.
Buio sul fronte rispetto per i cittadini, mentre verrebbe graditi un po’ di luce e di sole…possiamo ricordarVi che “dove c’è il sole, non entra il medico”? Siamo a vostra disposizione per accompagnarVi , scegliete il giorno, l’orario, vi renderete conto (speriamo) degli interventi necessari ed improcrastinabili che la collettività richiede a gran voce.
Piero Privitera