CATANIA ospiterà la succursale del Museo Egizio di Torino

E’ indubbiamente la notizia del giorno dalle nostre parti e l’annuncio dato dal Sindaco Bianco potrebbe davvero rappresentare un salto culturale notevole per la Città. Premetto che ne sarei orgoglioso, in quanto fautore ed appassionato di musei, dove per essi si intendono raccolte pubbliche o private, di oggetti relativi ad uno o più settori della cultura, della scienza,della tecnica, a servizio della Società e del suo sviluppo.

museoegizioIl Museo Egizio di Torino è considerato per il VALORE dei Reperti, il più importante del mondo, dopo quello del Cairo, ed il più antico museo egizio dell’universo! con i suoi trecentomila reperti tra mummie, papiri e reperti funerari dei grandi Faraoni. Tutto ciò ne fa una indimenticabile ed immancabile tappa culturale tra bronzi, amuleti ed antichità egizie. La  mancanza di spazi espositivi per le indicate preziosità, nella capitale piemontese, ha fatto sì che l’Amministrazione Comunale di Catania, potesse  avanzare la propria candidatura per realizzare un bel colpo, aggiudicandosi attraverso un accordo, già siglato,con la Direzione dell’Istituto Piemontese, la possibilità di ospitare, come “succursale” del Museo Torinese, molti dei 17 mila reperti ancora da catalogare, decriptare e dunque esporre.

“Affidabilità, efficienza e programmazione sono capacità che ormai ci riconoscono. E’ una scommessa che giocheremo con tutta la Città”…. Han detto i nostri amministratori. Ecco questo commento finale ci lascia riflettere e precisare che, da tempo ormai scriviamo su queste pagine, di come la Città sia stata consegnata all’abusivismo, alla illegalità, alla mancanza di vigilanza ed alla più assoluta insicurezza. Bella l’idea sopra illustrata e grande la disponibilità accertata del Convento dei Crociferi sulla Via omonima  (eccezionale la location).  Ma quante volte abbiamo scritto che la suddetta Via, dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, è stata deturpata, imbrattata, con un continuo vilipendio di auto, posteggiatori abusivi, quadro di S.Francesco, sotto l’arco scomparso da anni….raid notturni di nottambuli ubriachi e auto d’epoca parcheggiate per il corteo di cerimonie religiose, matrimoni, conferenze ecc.

La consapevolezza che Catania è stata sempre uno snodo delle più grandi civiltà mediterranee, che ci riporta ad alcune ascendenze egiziane, rispecchia una grande verità. Vedi l’obelisco sopra l’elefante in Piazza Duomo (ne parlavo l’altro giorno con il mio amico Regista Turi Giordano), o le origine antichissime della festa di S. Agata- legate al culto di Iside ed Osiride (quante conversazione con il  Prof. Avv. Antonino Blandini in merito…). Ma tutto ciò fa il paio con le molte inadempienze dell’Amministrazione cittadina,  sorda alle istanze dei cittadini. E’ l’apertura di un dialogo vero con l’utenza, con i cittadini, siano essi residenti o non, che ci fa sentire pienamente integrati.  L’assenza di modelli culturalmente rilevanti ci ha fatto livellare verso il basso mentre le testimonianze di scatti di orgoglio, culturalmente altresì rilevanti, ci fa guardare al futuro come ad un’opportunità da cogliere. Una via da seguire potrebbe essere quella di elaborare proposte significative per i giovani, coinvolgendo scuole, Università, Comunità Parrocchiali, Enti, Istituzioni, Famiglie……  Al di là delle differenze culturali o religiose una possibile comunione fondata sui sentimenti di desiderio di cultura, insita in ognuno di noi, potrebbe rappresentare un argine all’individualismo, all’ignoranza di ciò che il passato ha rappresentato per importanza, quale volano per una nuova esperienza di crescita sociale, civile, culturale.

E’ vero…. che di mummie surgelate o refrigerate…(per mancanza del calore verso la “res pubblica”), ne abbiamo avute a iosa nella casa comunale, e che dunque potremmo farne anche a meno di farne arrivare altre….che nella limitrofa Via di S.Giuliano persistono i cartelli di rimozione forzata per le auto, ma  in barba a tutto ciò sostano ogni giorno, ininterrottamente…. che in prossimità della Festa di S. Agata, anni addietro, ci fu il miracolo di ritrovare i fondi per sistemare la pericolosa strada per la salita del  Fercolo… che mancano i fondi per completare i venti metri del collettore fognario, sotto Via Crociferi…. E che l’altra Domenica, una grossa moto con due centauri a bordo scendeva dalla predetta Via di S.Giuliano, arbitrariamente chiamata ancora “Acchianata di S.Giuliano” e che da adesso potremmo anche denominarla la “Calata di S.Giuliano”….  Belle le iniziative, splendide le programmazioni e le idee, ma i servizi, le infrastrutture, la vigilanza, la sicurezza la lotta alla illegalità e all’abusivismo non dovrebbero costituire le priorità e le propedeuticità di ogni Consorzio Civile?

Non l’abbiate a male, nessuno, erano soltanto alcune delle precisazioni che andavano fatte, quale stimolo a buttare il cuore oltre lo steccato e configurarci come Città accogliente.

 

     Piero Privitera 

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