Informazione sanitaria

Mix droga e alcol al primo posto per sballo giovani

cocktailL’uso combinato di sostanze stupefacenti illegali (dalla cannabis fino alle smart drugs) insieme all’abuso alcol il sabato sera, guadagna il primo posto nella classifica  tra i giovani di eta’ compresa tra i 15 e i 19 anni.

Lo spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr, che ha condotto una ricerca proprio per analizzare il consumo di sostanze e comportamenti a rischio tra gli adolescenti italiani. Dalla ricerca del Cnr, si evince che almeno una volta negli ultimi trenta giorni, l’1% degli studenti intervistati ha fatto uso di alcol e pasticche: “In particolare, – spiega la ricercatrice – ad aver consumato cocaina recentemente (negli ultimi 12 mesi) è circa il 2,6% degli studenti, mentre a consumarla correntemente (negli ultimi 30 giorni) è l’1,5% (2,2% maschi e 0,8% femmine), ovvero 40,000 studenti”.

Tra i consumatori correnti di cocaina, circa un terzo ha fatto anche uso di alcol e pasticche negli ultimi trenta giorni: “Addirittura sei su dieci tra coloro che hanno consumato cocaina almeno una volta negli ultimi trenta giorni ha avuto anche un episodio di intossicazione alcolica nello stesso periodo (61% dei maschi e 56% delle femmine), ovvero 25,000 studenti, e l’86%, -prosegue la Molinaro- corrispondente a circa 34,000 studenti, ha avuto almeno un episodio di binge drinking, cioè 5 o più bevute di fila (85% dei maschi e 87% delle femmine)”. Dall’analisi dello studio del Cnr c’e’ un altro dato allarmante: crescono gli utilizzatori di sostanze psicoattive “sconosciute”.

Secondo la stima della Molinaro, “circa il 2,5% di studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha assunto almeno una volta nella vita sostanze psicoattive sconosciute senza sapere di cosa si trattasse. Il 56% circa di questi studenti le ha assunte per non piu’ di 2 volte, ma per il 23% si e’ trattato di ripetere l’esperienza oltre 10 volte”.

 

Sonno e stress, la terribile equazione dei teenager che dormono male

stressataTv, smartphone, full immersion nello studio o uscite serali, di motivi per far tardi la sera gli adolescenti ne hanno sempre molti, ma proprio questo privarsi del sonno aumenta le loro difficoltà a far fronte allo stress. A confermarlo è uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Alabama a Birmingham e dell’Arizona State University e pubblicato sulla rivista ‘Physiology and Behavior’. Il team di studiosi ha sottoposto un gruppo di 84 ragazzi, tutti con età media di 13 anni, a un test che consiste nel parlare e risolvere problemi matematici di fronte a un pubblico (Trier social stress test). I livelli di cortisolo sono stati valutati confrontando campioni di saliva prima e dopo la prova per misurare le risposte fisiologiche allo stress. I partecipanti e i genitori poi hanno riportato nel dettaglio le abitudini relativi al sonno, come l’orario in cui vanno a letto e si svegliano, eventuale insonnia, sonnolenza diurna, difficoltà a svegliarsi.

Ne è emerso che i problemi del sonno, ovvero carenza ma anche scarsa qualità, rendono gli adolescenti più reattivi allo stress, con potenziali ripercussioni su rendimento scolastico, comportamento e salute. La chiave potrebbe risiedere nell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, parte del sistema neuroendocrino che controlla che regola molti processi del corpo ed è particolarmente interessata dai cambiamenti della pubertà. E’ stato inoltre notato che, in presenza di sonno disturbato, la quantità di ore dormite non aiuta: il rilascio di cortisolo in condizioni di stress aumenta se si dorme a lungo ma male. Inoltre è più elevato tra le donne rispetto ai maschi.

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento clicca qui.

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie.

Chiudi