AUGURI di BUONA PASQUA dal Centro Sorico di Catania

Decisamente devo ritenermi fortunato, in quanto, avvicinandosi la S. Pasqua, avvertivo una certa insofferenza nel preparare il mio  contributo al nostro mensile appuntamento.  Trovandomi in  fila presso l’ Ufficio Postale di Via Vittorio Emanuele, ho assistito ad un dialogo che mi ha fatto capire come  il  riuscire a limitare alcune moderne necessità, equivale a riscoprire la Felicità  (vedi TV, computer, tablet ecc.). Sempre rimanendo disponibili all’ascolto di ciò che la vita ci offre…  Da lontano già sentivo :“Ma chi ffà non apri oggi?”-“Javi da stamatina ca sugnu ccà e ancora si l’anu a pinsari – Biati  iddi”… Appena arrivo, chiedo: Chi è l’ultimo ? : un coro mi risponde, “Lei !!” Un signore mi avvicina e prendendomi sottobraccio comincia: “ Ora, caro Signore, deve sapere che prima viene il caffè, poi mandano un messaggio a casa col telefonino, quindi cominciano ad accendere il computer, poi controllano un altro telefonino, che tengono in tasca e, poi  ancora, con il telecomando alzano la saracinesca dell’ingresso…ma con calma, con molta calma.”

“Una volta tutte le operazioni, ed i preliminari, si facevano a mano e non c’era tanta attesa, la Vita scorreva lo stesso, lentamente, e… si viveva, forse meglio”. Discorso interrotto da una imprecazione, di voce femminile:  “Ancora non si rapi? Vi avissi a veniri na mala Pasqua!”.   E  un’altra  replica: “Picchì chi è Pasqua?”.  “Certu”, replica la prima, “A fini o misi”….”Biihh, pari  ajeri ca era Natali e già semu a Pasqua – carusi comu avvola u tempu…ora veni a Simana da Passioni,appoi a Simana Santa e arrivau  Pasqua…Gesù e Maria(segnandosi con  un accenno di  croce)…”

“Ora vede – riprende il mio interlocutore- una volta era Pasqua davvero: il Sabato Santo alle 11 del mattino suonavano il Gloria, la gente usciva per strada, smetteva di lavorare, si scambiava gli auguri, ci si abbracciava. In tanti facevano la Pace se c’erano stati dissidi o incomprensioni. Si respirava un’aria diversa, serena, c’erano i dolci tipici (aceddu ccu l’ova), i fidanzati regalavano alle  promesse spose l’Uovo Gigante… Adesso se ci fa caso, in tutto il Centro Storico le Chiese sono chiuse di giorno, la Messa Pasquale si celebra di notte,la gente nemmeno si saluta… sconoscono (si commuove) il significato della Pasqua, della Primavera dell’anima, del Risveglio, della Resurrezione, la possibilità del riscatto dal Peccato, dalla Morte, non crede più a nulla!  Io ho 85 anni e tutto ciò che ho sentito stamani, qui, mi sta bene, forse è anche giusto. Ma una volta il Santo Natale, la S. Pasqua, venivano rispettate, non soltanto come feste, ma come messaggi di Speranza del Divino… ora invece gli auguri si mandano via telefono, via computer, mentre prima ci si spostava, ci si recava dai parenti e dagli amici.  A chi era lontano si inviavano gli Auguri con bigliettini appositamente stampati con graziose immagini e profumati… Oggi, c’è pseudo-serenità, non conoscono la vera felicità che deriva dal contatto umano, dal calore della presenza, non attraverso queste moderne diavolerie.”

resurr“La città ha i suoi problemi, il centro storico è degradato, tante cose belle abbandonate, Palazzi Nobiliari che cadono a pezzi, Musei e Antichità non valorizzate, davvero è necessaria una Nuova Pasqua per il Centro storico, quale segnale di Rinascita, di Resurrezione: E invece siamo abbandonati, trascurati, senza sicurezza, senza vigilanza. Sa che gli ultimi Vigili Urbani sono stati assunti nel 1990, con un concorso cominciato nei 1983 e con prove effettuate allo Stadio, e altre prove al palazzetto di Piazza Spedini e altri concorsi nella chiesa di S.Nicolò la Rena? Adesso i Vigili sono pochissimi e per di più anziani ormai: Tutti graduati, senza nuovi  giovani elementi. Catania sta soffrendo, il Centro Storico maggiormente. Prenda le strade, in questa Via è tutto da rifare il manto, La Pescheria, mezza vuota, Via S.Martino (ride)  (a vanedda de’ cuppulara-ndr) è un percorso di guerra, da quando passano gli autobus, strade senza marciapiedi (Vie Gagliani,  S.Sebastiano, Transito ecc.) o laddove esistono sono invase da auto in sosta. E invece pensano solo a cambiare i sensi di marcia… -Chi è sopra vada sotto, chi è sotto vada sopra, chi è a manca vada a dritta e viceversa-…ma questa è la riedizione della Borbonica ‘ Facite Ammuina’ ..perdoni lo sfogo, ecco, ma le sembra giusto, corretto, che ancora una volta, ti arriva a casa la sgradita comunicazione della tassa sui rifiuti urbani, del Comune di Catania,e sempre prima di Pasqua? Potevano anche aspettare la fine del mese, come l’anno scorso, e invece no scadenza 16 marzo (!) , prima delle festività.  Il bello è che se vuoi pagare le due rate ( l’altra è per il 16 maggio) li devi pagare entro il 16 marzo: ma insomma un po’ di rispetto, almeno per chi vuol pagare in anticipo….e invece no! Devi essere tar…tassato!… Altro che dilazione, vogliono il danaro in anticipo e la raccolta della spazzatura  manca per le strade…. E’ Pasqua in questo modo?  …ooooh, ecco che  finalmente aprono… Vorrei porgerle, se mi permette, almeno a Lei, gli Auguri di una Felice, Santa Pasqua, insieme alla sua   Famiglia.  Ricambio di cuore e rimango basito.

Che dire ancora? E pensare che l’anno scorso invocavo l’arrivo di un nuovo Mosè che ci potesse condurre alla Terra Promessa, ma mi sa che, ripeto, devo ritenermi fortunato ad averlo incontrato in questo anziano Signore che con la sua sobrietà ed umiltà, ma lucido e fermo, mi ha fatto vedere come il suo cuore oggi non è occupato dal suo Io, ma da un Dio che ancora  stentiamo a riconoscere. Occorrerebbe aggiungere agli ambiti educativi oltre la Scuola, la Famiglia, la Chiesa, anche l’ascolto degli anziani e della loro esperienza di vita vissuta.

Grazie e Buona Pasqua caro Amico, spero possa vivere il resto dei tuoi giorni in serenità, salute e felicità perché tanto ci hai dato e  sicuramente  ne riceverai il centuplo.

Una Buona Pasqua a tutti i miei Amici e lettori, siate Felici, Sereni e pieni di Resurrezione.

Che il Risorto ci accompagni sempre.      

                                                                                                                                                                                                     

                                                         Piero   Privitera

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