La Pasqua è nella tradizione cattolica il passaggio dalla Morte alla Vita: la Risurrezione di Gesù.
Pasqua significa passaggio. Pasqua è nuova vita. Pasqua significa perdono. Pasqua è pace.
Pace nei cuori, nelle famiglie, nelle città, tra i popoli.
La realtà di oggi non è così. Mentre scrivo queste riflessioni sono state fatta scoppiare dall’Isis una serie di bombe: nell’aeroporto di Bruxelles e nella metrò a pochi metri dalla sede dell’Unione Europea, ci sono 34 morti e un centinaio di feriti. E’ un colpo al cuore dell’Europa.
Io credo che l’odio non può vincere sull’amore, non si possono uccidere vite umane innocenti.
In nome di una fede di una religione che dovrebbe predicare l’amore. Non possono e non devono esistere religioni che predicano l’odio e provocano morti.
Lo sforzo di tutte le Nazioni deve essere quello di contrastare queste stragi contrapponendo il dialogo religioso, la tolleranza. La ragion di stato non può prescindere dal rispetto per la libertà e non si può invocare un Dio per uccidere e giustificare morti e stragi di persone.
Dio o Allah sono per la vita non sono per la morte.
Se questo non accadesse ci porterebbe inevitabilmente ad una società oscurantista e fondata sul terrore, sarebbe la negazione della pace e l’amore tra i popoli.
Se non c’è pace non può esserci sviluppo, benessere e progresso per il mondo.
La speranza è che questo momento di incertezza, di paura, di tristezza possa essere superato con le azioni di persone di buona volontà costruttori di pace.
Non possiamo uccidere la speranza per un sereno futuro.
Nonostante tutto Auguri !
Orazio D’Antoni