La Felicità …a “costo zero”

ctvecchiaE’ Primavera!! E con l’arrivo di un clima dolce, caratterizzante il nostro territorio, cresce la possibilità della riscoperta di ciò che ci circonda. Finito il letargo (ma mai come que-st’anno l’inverno è stato mite), possono farla da padroni,  Preziosità e Itinerari turistici di casa nostra. E allora metti che riesci ad alzarti una Domenica alle sette del mattino: velo-ce doccia, caffè e ricca colazione che precedono un abbigliamento leggero, sportivo, scar-pe da passeggio, cappellino, occhiali da sole e marsupio per chiavi, spiccioli, telefonino e quant’altro necessita per una bella mattinata di Felicità a …“costo zero” e…Viaaaa!

Avete mai fatto caso quanto è bella, ricca di fascino, la nostra città, col silenzio… domenicalmattutino, senza traffico caotico e illuminata da un sole primaverile? Provateci e vi riscoprirete turisti a casa nostra, col beneficio di arricchire il vostro bagaglio culturale, di smaltire lo stress giornaliero e settimanale, di provare il piacere di una salutare gita “entro porta”. Fatelo, possibilmente in piacevole compagnia. Quante volte ho portato in giro gruppi di amici e conoscenti alla scoperta di nuove emozioni cittadine

I cortili di S.Cristoforo – Antiche chiese e Rettorie – Preziosità nascoste – Luo-ghi e leggende da raccontare ecc.” Intanto cominciate a scegliere gli itinerari, tutti sono facilmente raggiungibili, visto che la Domenica mattina, anche nel centro storico si possono trovare i parcheggi ! Bene,lasciata l’auto potete iniziare a fare …Centro!

Via Crociferi, ben 5 chiese: Immacolata, San Benedetto, S. Francesco Borgia, S. Giuliano e S. Camillo sono là che aspettano da secoli, nel bel mezzo Via Gesuiti che vi condurrà dritto dritto in Piazza Dante, con la sua Esedra. Oppure Piazzetta Asmundo col Monastero delle Suore Benedettine (Ordine dell’Adorazione Perpetua) ed il palazzetto Asmundo-Francica Nava, laddove espresse il desiderio di raggiungere…il Padreterno, il grande regista, Franco Zeffirelli, mentre girava “Storia di una Capinera”.

Volete scendere da Via Crociferi? Troverete il  monumento al Cardinale Dusmet, (sdummet, alla catanese), con il suo motto: “Fin quando avremo un panettello, noi lo divideremo col povero”-una volta tale slargo era chiamato Piano delle erbe, per via di un mercato domenicale, dedicato alle erbe commestibili ed aromatiche. Scendendo ancora Vi troverete in Piazza Mazzini, ex Piano S.Filippo, con il suo prezioso colonnato. Rive-drete a sinistra, la Cattedrale ed il Duomo, mentre a destra, a salire, noterete l’Arco della Porta Ferdinandea (u Futtinu). Probabilmente non ci avete mai fatto caso che in-sistono sulla stessa direttrice… Volete addentrarvi in Pescheria? Ammirerete nobiliari residenze come Palazzo Gisira, Palazzo Zappalà Asmundo e potete incontrare la Chiesa dell’Indirizzo (del Carmelo), salvezza per tanti naviganti e marinai, secondo la leggenda, allorquando non esisteva il faro Biscari, guidati all’approdo, da una luce, posta sul suo campanile, le  Terme omonime, Piazza Pardo e/o Alonzo per scoprire le mura e la Porta di Carlo V.

Se ancora non siete stanchi cercate di individuare le origine del fiume Amenano che noterete nel gruppo marmoreo chiamato Acqua  linzolu”, e siamo in Piazza Duomo, ma sappiate che tale acqua presenta le stesse caratteristiche di quella che forma il laghetto, nell’Orchestra del Teatro Greco-Romano…invece, risalendo e costeggiando il tragitto ferroviario di Via San Calogero, incontrerete dentro un cortile la Fonte di Gammazita, con la sua omonima leggenda legata a d una ragazza catanese, insidiata da un gendarme francese, che preferì  buttarsi dentro il pozzo, per sfuggirne alle attenzioni…e da lì sgorgava acqua colorata in rosso. Siete così arrivati ad ammirare lo splendido maniero denominato Castello Ursino, costruzione dominante Piazza Federico di Svevia, museo civico  catanese, sede di Pinacoteca, di continue mostre di grandi artisti e raccolte di cimeli e antichi reperti. Visibili, ad est, i contrafforti, recentemente venuti alla luce, grazie ai  lavori di scavo, basamenti e la porta che dava sul mare, dove pare esistesse anche un Ponte Levatoio, come tutti gli antichi  manieri che si rispettino.

Siete stanchi, vero? Non ci eravate abituati, ma vi sentite soddisfatti, contenti e grati a voi stessi per avere trascorso una bella mattinata e soprattutto gustato una passeggiata, defaticante, terapeutica, per rimettere in moto ritmi antiobesità, con la sorpresa di trovare un’aria un po’ più salubre ed una diminuita presenza di polveri sottili, grazie al traffico decisamente alleggerito… e con il contorno della ritrovata  Felicità …”a costo zero”.

Una bella e meritata granita, con panna e brioche, gustata in uno dei tanti locali che troverete aperti, concluderanno in  maniera splendida questa passeggiata.   Alla prossima !!

Piero Privitera

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