Diabete:nei giovani è sottostimato e 1 su 3 non sa di averlo
Il diabete continua a diffondersi tra i giovani, fino a qualche anno fa considerati non a rischio. Ma ben un terzo degli adolescenti che ne sono colpiti, negli Usa, non sa di averlo. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Jama che ha anche trovato una prevalenza della malattia, pari a quasi un under 19 su 100, e quindi ben superiore a quella riportata in precedenza. Il diabete è una condizione caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue, che può provocare infarto, ictus, insufficienza renale, cecità e morte prematura. Una buona gestione della malattia può però aiutare a ridurre il rischio di complicanze. I ricercatori dell’azienda di dispositivi sanitari Social & Scientific Systems, hanno utilizzato dati della National Health and Nutrition Examination Survey, relativi al glucosio in 2.606 ragazzi tra i 12-19 anni rappresentativi di un campione nazionale. E’ emerso che la prevalenza del diabete risultava dello 0,8%, e quindi ben superiore a quella riportata in precedenza pari a allo 0,3%.
Ma uno su tre (il 29 per cento) non aveva avuto nessuna diagnosi del problema. Infine 512 di loro (pari al 18 per cento) e soprattutto maschi aveva una condizione di prediabete, ovvero livelli di glucosio nel sangue più alti del normale, ma non abbastanza alto per una diagnosi della malattia. “Il fatto che una percentuale relativamente alta non era a conoscenza della condizione, indica la necessità di un migliore screening tra gli adolescenti”, commenta Andy Menke, autore principale dello studio.
Vespe e api pungono 5 mln italiani l’anno, rischio allergie
Oltre 5 milioni di italiani ogni anno vengono punti da insetti come api, vespe e calabroni. Le reazioni più comuni sono arrossamenti e gonfiori locali ma fino a 8 su 100 sviluppano una reazione allergica, anche grave. A fare il punto su uno dei nemici più insidiosi dell’estate è Beatrice Bilò, presidente dell’Associazione Italiana Allergologi Immunologi Ospedalieri e Territoriali. Nei casi non gravi compaiono rossore e gonfiore su cui si può applicare ghiaccio ed eventualmente una pomata al cortisone, facendo attenzione alla presenza del pungiglione che, se rimane nella pelle, va estratto con delicatezza. In circa 8 casi su 100 può dare però reazioni allergiche che possono manifestarsi con sintomi come orticaria, prurito diffuso, gonfiore, vertigini, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, mancanza del respiro, stordimento, abbassamento della pressione sanguigna, fino a perdita di coscienza e shock anafilattico. Sintomi che indicano la necessità di rivolgersi ad un allergologo per una terapia specifica. Importante è soprattutto però prevenire le punture. Innanzitutto, non cammi-
nare senza scarpe, soprattutto sull’erba; evitare abiti ampi, con colori vivaci e disegni floreali così come cosmetici profumati. Non sedersi su tronchi caduti in terra, perché possono nascondere nidi. Non compiere movimenti bruschi quando si avvicinano api o vespe e fare attenzione durante l’attività sportiva in quanto il sudore le attira.
Evitare di cucinare all’aperto, conservare ben chiusi i rifiuti ed evitare le aree adibite alla loro raccolta. Attenzione infine alle bibite in lattina una volta aperte.