Questo mese in Consiglio e in Commissione ci siamo occupati di relazionare all’Amministrazione comunale su diverse strade che necessitano urgente manutenzione, come la Via Pietro Verri, la Via Passo di Aci e le vie Furnari -Scandurra.
In particolare, su queste ultime due ab-biamo segnalato la situazione di pericolo derivante dalla presenza del palazzo pericolante fatto recentemente sgomberare.
La Commissione ha infatti rilevato come i motivi di pericolo che hanno comportato l’abbandono del palazzo richiedono una urgente messa in sicu-rezza delle strade su cui tale immobile insiste, mettendo così in sicurezza tutte le persone che quotidia-namente transitano nelle suddette vie, dove sono presenti anche un istituto di suore e una palestra
Inoltre, su mia richiesta abbiamo ospitato in Consiglio la responsabile del Centro Territoriale della II e III Circoscrizione, sito in Via Messina, per farci illustrare nel dettaglio il regolamento della nuova misura di sostegno al reddito S.I.A. – Sostegno per l’Inclusione Attiva e come poter presentare la relativa domanda.
Chi fossi interessato o avesse bisogno di maggiori informazioni può contattarmi al 327-6350910 o mandare una email ferrara-paolo@alice.it |
Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni (coordinati a livello di Ambiti territoriali), in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore, le parti sociali e tutta la comunità.
Il progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute.
L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia. |
Paolo Ferrara