Papa saluta i malati: vi sono vicino, invocate Maria
E’ stata pubblicata il 4 febbraio scorso la Lettera di Papa Francesco al cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, nominato Legato pontificio alla celebrazione della XXV Giornata Mondiale del Malato che si svolgerà a Lourdes, in Francia, sabato 11 febbraio.
Il Papa, nella Lettera in latino, saluta i malati di tutto il mondo, esprimendo la sua vicinanza di cuore a quanti sono nella sofferenza. “E’ bene prendersi cura integralmente della persona” – afferma – e dunque non perdendo mai di vista “l’anima, la mente e il corpo”. Citando il Libro della Sapienza, ricorda che Dio ha creato tutto per l’esistenza: “Non ha creato la morte né il male e non gode per la rovina dei viventi”.
Poi, citando il Libro del Siracide, osserva che Dio “ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie”: nello stesso tempo i pastori, i medici e gli stessi malati sono chiamati a pregare il Signore perché li guidi ad alleviare la malattia e a risanarla.
Papa Francesco invita i fedeli a invocare con costanza l’intercessione della Beata Vergine Maria, Salute degli infermi, perché ottenga dal Figlio “grazie abbondanti: soprattutto la pazienza nella tribolazione, la fiducia in Dio, la gratitudine per i benefici ricevuti e un grande amore verso tutti”. E questo, imitando la fede di Pietro che, anche quando non comprendeva Gesù, poteva dire: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna” (Gv 6,68).
Inquinamento potrebbe raddoppiare il rischio di Alzheimer
L’inquinamento atmosferico e in particolare alcune particelle inquinanti (pm 2,5) po-trebbero addirittura raddoppiare il rischio di Alzheimer. E’ quanto suggerisce uno stu-dio condotto dall’Università di San Francisco in California e pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry. Lo studio epidemiologico è stato condotto un campione di sole donne (oltre 3600 donne anziane, tutte sane all’inizio dello studio). Osservando la loro salute per parecchi anni e confrontando il livello di inquinamento di ciascuna stata esposta nella zona di residenza è emerso che l’esposizione a un quantitativo superiore ai limiti disposti dall’agenzia di protezione ambientale di particelle di diametro 2,5 na-nometri è associato un aumento di rischio di ammalarsi di Alzheimer. Gli autori hanno anche seguito un esperimento su topi dimostrando che, in presenza di queste particelle inquinanti, roditori predisposti all’Alzheimer accumulano nel cervello ben il 60% in più di proteine tossiche rispetto ad altri topi non esposti allo smog. Se questi risultati si potessero estendere alla popolazione generale significherebbe che l’inquinamento atmosferico potrebbe essere responsabile di un caso su cinque Alzheimer, spiega l’autore del lavoro Jiu-Chiuan Chen. (ANSA