Indubbiamente il solo leggere il titolo ci riporta a “La terra dei cachi” di Elio e le Storie Tese, brano che tanto ha fatto discutere e riflettere su abusivismi, imbrogli, intrallazzi, accordi illeciti, furberie etc. etc., facendoci rammentare con il suo motivetto “Italia sì, Italia no, la Terra dei cachi”, la situazione del nostro (ex) Bel Paese … provate, se avete tempo a riascoltarla,sembra un testamento …
E’ doveroso fare un passo indietro per venirne a capo a proposito di Province. L’Assemblea Regionale Siciliana ha deliberato la riproposizione delle Province Regionali … dopo averne dichiarato, alcuni anni addietro, la loro inutilità, facendole di fatto, legalmente, abrogare. Mentre adesso ne ripropone, dopo lo sconquasso totale, amministrativo, economico, finanziario, con dipendenti, funzionari e dirigenti maltrattati ed abbandonati, la rinascita. A che gioco stiamo giocando ? Questa è la prima impressione del comune cittadino. Doveva essere un’operazione di snellimento, di alleggerimento dei compiti, indirizzi e funzioni, cioè, modernamente trasformare l’Ente in qualcosa di agevole, leggero, veloce e trasparente e non di totale annullamento. Destino poi volle, che il sottoscritto, vincesse il Concorso (da quanti lustri non se ne vedono!), per il Laboratorio d’Igiene e Profilassi, all’epoca gestito dalla Amministrazione Provinciale, con il supporto economico di tutti i Comuni della Provincia- dunque doppiamente deluso, da questi giochini.
Per meglio chiarire il concetto, l’utilità e la sorpresa amara di tali comportamenti e disposizioni da parte dei nostri Deputati Regionali occorre fare un altro passo indietro. Abitavo, da piccolino, in Via Manzoni, pieno centro cittadino. I balconi esterni davano sulla via principale e proprio di fronte la Sala Consiliare della allora Amministrazione Provinciale(si chiamava così). Sentivamo, sino a notte inoltrata, per almeno sei mesi all’anno, stante le finestre ed i balconi aperti (non esistevano condizionatori d’aria, ma solo ventilatori) i dibattiti accesi, la foga degli oratori di turno, le prese di posizione, le urla dei vari consiglieri provinciali. Ricordo bene le opposizioni con a capo l’Avv. Ciancio Paratore che tentavano in ogni modo le denunciare le manfrine, le manovre poco chiare, ma tutto e sempre nell’ottica di un bene comune, di interessi ed attenzioni per la Comunità. E invece oggi … provando a passare da quei siti,un silenzio di tomba ci circonda. Povero Ente! Venne successivamente negli anni ’80 trasformato in Provincia Regionale, con tanto di legge regionale, regolamenti e nuove disposizioni, dunque la Regione ne fece il suo fiore all’occhiello, mentre oggi ne ridiscute la validità, funzione, importanza e probabilmente il pentimento di compiute sciocchezze.
Al solo pensare che, principalmente, l’Ente si occupava del piano delle strade provinciali, della gestione e manutenzione degli istituti Scolastici superiori e di tante altre funzioni, fa riflettere, visto l’attuale stato di queste due direttrici: strade provinciali colabrodo e Istituti di cui sulla loro sicurezza non si garantisce. Per non parlare delle altre incombenze di cui si occupava: E’ stato un bene? Lo sarà la prossima riforma? Hanno una loro validità le Città Metropolitane? O saranno anche queste rimesse in discussione?
Certo che ne abbiamo ogni giorno sopportato di schizofrenie: Per esempio chiusi tutti i manicomi criminali, ma liberi molti soggetti pericolosi. Storture e diritti negati a iosa, in materia sociale, di convivenza e rispetto dei fondamentali diritti umani. Non ultimo quella del giudice londinese che chiede ai genitori del piccolo Charlie : “perché volete che vostro figlio viva? -Avete due giorni di tempo per dimostrarlo …!” E per ritornare alle nostre cose vuoi vedere che per il prossimo 5 novembre (elezioni del Parlamento Regionale) ne faranno un motivo di dialettica e battaglia politica i vari schieramenti?
Spero soltanto che i nostri Deputati, ancora in sella, Onorevoli, ma poco, abbiano il coraggio e la dignità di non presentarsi alla prossima competizione, per essere nominati “Parla…mentari”, ovvero gente che mentre sta parlando … mente. Che sia questa l’esatta etimologia e definizione? Auguri a tutti i corregionali.
Piero Privitera