Saranno, la fluttuante economia, le minoranze etniche, o le spasmodiche dittature, probabilmente, gli sconsiderati attacchi di violenza, o il terrorismo in nome di fanatiche religiosità … ma ciò che succede ai giorni nostri, nelle principali città Europee, ormai prese di mira, mi fa tornare indietro negli anni, quando con un manipolo di ragazzi, divenuti poi, Poliziotte, Mamme, emigrate in Usa per amore, Docenti, Operai, Preside della facoltà di Medicina a Trieste, Capo Redattore del maggior quotidiano sportivo nazionale (La Rosa …) ecc., mettemmo in scena un Recital dal Titolo: Io UOMO – La Nostra Risposta. Testo, canzoni, testimonianze e video di nostra produzione. Ardore giovanile? Idealismo? Fuoco interiore, o altro? No, solo SPERANZA di un Mondo Migliore, dove il rispetto per gli altri fosse predominante.
Barcellona: “No Tinc Por”- Non ho Paura, meno di 24 ore dopo l’attacco jihadista che seminò morte e paura, la Rambla è tornata a vivere, affollata di gente, piena di turisti, anche se molto più silenziosa, per rispetto delle vitti-me. Striscioni apparsi recitavano: “Nunca seremos esclavos del miedo”(non saremo schiavi della paura). Indubbia-mente la migliore risposta agli attacchi terroristici, con tanto di artisti di strada e intere famiglie che si rifiutavano di cedere alle minacce. Ed una settimana dopo il terribile agguato un’altra manifestazione di solidarietà al popolo, così duramente colpito, concludeva le manifestazioni, intonando tutti “El cant dels Ocells” (Il Canto degli Uccelli).
Ecco, tutto ciò mi riporta agli anni passati, nella realtà degli “INTI–ILLIMANI”, fautori della “Nueva canciòn chilena”, protagonisti di un brano sensazionale il cui solo slogan era tutto un programma dichiarato: “El pueblo unido jamàs serà vencido”, di facile acchitto l’ evidente significato. Si trattava di una vigorosa marcia, perentoria, destinata a divenire simbolo del gruppo. Uno scritto all’interno del loro disco ci avvertiva: Stiamo cantando qua, soprattutto adesso, perché le nostre voci sono la testimonianza di molte voci spente o imbavagliate nella nostra patria. Soprattutto adesso,perché siamo un grido di libertà-e siamo qui per dire quello che cerchiamo,perché lottiamo.
Ebbene nel nostro piccolo, abbiamo trasformato, come corollario del nostro Recital, questo indimenticabile slogan-canto-pieno di speranza-inno alla libertà– in tal modo:
La gente unita, mai sarà aggredita (4 volte)
Il mondo è pieno di fame e di violenza – risorgi fratello, noi siamo alla partenza-
su vieni con noi a liberar la gente – la mano nella mano o muore lentamente.
Rit. 3 volte – La Gente unita …
Il mondo è pieno di gente che muore – risorgi fratello, combatti l’oppressore
un pezzo di pane, per noi ci sarà-s e offriremo al mondo la nostra libertà.
Rit. 2 volte – La Gente unita …
Il mondo è pieno di stragi e di morti-risorgi fratello,noi siamo i più forti-
la guerra,la fame,la gente che muore-bisogna che qualcuno offra il suo amore.
Finale. La gente unita …
Ecco,tutto ciò avveniva 40 anni addietro,perché ne sentivamo il bisogno e l’ardore ci infiammava ad abbattere il malessere dell’epoca … mi chiedo adesso,dopo averlo concepito, è cambiato qualcosa?
Piero Privitera