COSTRUIAMO INSIEME LA CITTÀ – COMUNITÀ

Arcidiocesi di Catania

Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro

Via Crucis del Lavoro

COSTRUIAMO   INSIEME   LA  CITTÀ – COMUNITÀ

Documento programmatico

 

PREMESSA

 

Nell’ottica della democrazia partecipativa, che l’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro ha portato avanti da molti anni, si colloca il tema affrontato nella XIII Giornata Sociale Diocesana, celebratasi nel novembre u.s.: Costruiamo insieme la Città-Comunità.                   I sei gruppi di studio – che hanno lavorato sia durante la Giornata sia successivamente – hanno coniugato il tema proposto con uno sguardo al futuro delle nostre città, consapevoli che il percorso che ci si propone di affrontare richiede pazienza e disponibilità a “lavorare a lunga scadenza, senza l’ossessione di risultati immediati” (Evangelii Gaudium, 223).

Gli ambiti di lavoro hanno toccato diversi aspetti della realtà cittadina: Politiche per il lavoro e Formazione professionale; Turismo; Città Metropolitana e area Industriale; Politiche abitative; Periferie; Infrastrutture; Trasporti locali e mobilità sostenibile; Comuni e Municipalità; Servizi comunali.

Nel presente documento proponiamo il risultato dei gruppi di studio, un esame critico della realtà come si presenta ai nostri occhi. Siamo consapevoli che eliminare le cause di ingiustizia e degrado sociale, economico e ambientale, richiede capacità progettuale, con la fondata speranza che i percorsi di democrazia partecipativa possano contribuire a migliorare le condizioni di vita delle comunità e a costruire insieme il bene comune.

Il testo che presentiamo individua possibili percorsi di soluzione degli elementi di criticità delle nostre città. Pertanto, le indicazioni del presente documento vogliono essere uno stimolo sia per coloro che si apprestano a governare la città, sia per tutti i cittadini, perchè siano coscienti che il processo di costruzione di una città comunità richiede la partecipazione attiva di tutti affinchè sogni e speranze delle persone che la abitano possano trovare realizzazione.

 

 

PROPOSTE PER LA CITTÀ-COMUNITÀ

 

Politiche per il lavoro e Formazione Professionale

  • Riavviare i corsi di formazione professionale sia per i minori in obbligo di istruzione sia per gli adulti, intessendo rapporti con le aziende.
  • Elaborare un piano industriale ad ampio raggio e a lungo termine che rilanci l’economia del comune, avendo come ambiti di eccellenza quello agricolo (incentivando l’affidamento di aree agricole demaniali e private per stimolare l’imprenditorialità) e quello turistico/culturale.
  • Sviluppare piani di Marketing Territoriale, per sponsorizzare l’inserimento degli imprenditori sul territorio, creando un apposito ufficio.
  • Promuovere aree commerciali (Via Monfalcone, Via Etnea, Zona Barriera), integrate con infrastrutture (posteggi, aree verdi, aree pedonali).
  • Progettare aree dedicate alle abilità artigianali e manifatturiere tradizionali e favorire le attività di apprendistato per lo sviluppo di forme di auto imprenditorialità particolarmente indirizzate ai giovani in cerca di primo lavoro.
  • Promuovere nelle sedi scolastiche e accademiche una nuova cultura del lavoro, per stimolare la mentalità cooperativa e l’imprenditorialità (condividendo e pubblicizzando le eccellenze del territorio).

 

Turismo

  • Avviare e/o potenziare le attività di promozione internazionale e di accoglienza per indirizzare il flusso turistico nel territorio.
  • Istituire la figura del consulente storico della città per valorizzare e diffondere la conoscenza della storia dei municipi dell’area metropolitana.

 

Città Metropolitana e Area Industriale

  • Prevedere la realizzazione di un Centro Direzionale che consenta, da una parte le facilità di accesso, dall’altra l’effettivo coordinamento delle attività.
  • Incentivare, potenziare, e garantire alla comunità metropolitana più frequenti collegamenti tra i singoli paesi e la Città capoluogo.
  • Rivedere il piano regolatore delle aree industriali e commerciali che insistono sul territorio (Catania, Misterbianco, Caltagirone, Gela) per sostenere le reciproche vocazioni e promuovere insediamenti mirati.

 

Politiche abitative

  • Limitare il consumo di suolo sostenendo il recupero del patrimonio edilizio esistente prima del rilascio di nuove concessioni edificatorie.
  • Cambiare la destinazione d’uso e riqualificare a fini abitativi grandi aree, per destinarle anche ad interventi in emergenza per senzatetto, migranti, richiedenti asilo.
  • Mettere in sicurezza il patrimonio edilizio pubblico e privato per preservarlo dagli eventi sismici e/o idrogeologici.

 

Le Periferie

  • Riqualificare i quartieri, assicurando una rete di servizi che garantisca un’ adeguata assistenza alla prima infanzia (asili nido), scuole primarie e superiori, ambulatori medici, spazi pubblici con zone verdi, uffici postali e agenzie bancarie.
  • Censire e recuperare gli edifici abbandonati (come il Palazzo di cemento e il Teatro Moncada a Librino) per destinarli a luoghi di socializzazione, con la creazione di biblioteche per ragazzi e anziani, di sale di incontro e di intrattenimento per gli abitanti, di musei, di un teatro o cinema.
  • Istituire sedi decentrate di polizia locale per il controllo del territorio.

 

Infrastrutture, Trasporti locali e mobilità sostenibile

  • Istituire una Autorità dei trasporti che consenta di completare la rete del trasporto locale su ferro per assicurare il collegamento fra ferrovia, stazione bus, porto e aeroporto.
  • Studiare l’applicazione di soluzioni logistiche e tecnologiche attente ai flussi, agli spostamenti, alle reti di distribuzione e di sosta in una prospettiva di progressivo

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alleggerimento del trasporto in gomma in favore di sistemi collettivi su rotaie e via mare.

  • Riorganizzare il trasporto urbano mediante incrementazione di percorsi preferenziali per collegare il centro-città con le periferia.
  • Progettare un modello “multimodale integrato urbano”, basato sulla condivisione di veicoli (auto, bici, moto).

 

I Comuni e le Municipalità

  • Creare Comunità e reti territoriali con iniziative di confronto e collaborazione con le realtà associative del territorio.
  • Predisporre e condividere nei vari territori una Mappa delle risorse associative ed economiche.
  • Riformare le attuali circoscrizioni conferendo deleghe reali con fondi specifici per gli interventi di competenza.
  • Attivare forme innovative di comunicazione sociale e istituzionale per offrire ai cittadini l’informazione costante sull’attività svolta dagli organi istituzionali e la possibilità di monitorare e verificare i progetti avviati e lo stato di avanzamento.

 

I Servizi Comunali

  • Realizzare il progetto Comune, amico della famiglia (sul modello attuato nel Comune di Trento) in cui si prevede la centralizzazione di tutti i servizi inerenti la famiglia, contestualmente ad una programmazione di politiche a sostegno della famiglia.
  • Indirizzare il Servizio di raccolta dei rifiuti verso il completamento della raccolta differenziata prevedendo forme di riconoscimento economico alle famiglie, secondo il livello di partecipazione certificata e attraverso il potenziamento delle isole ecologiche.

 

CONCLUSIONE

L’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro dell’Arcidiocesi di Catania consegna le proposte sopra delineate a tutte le città del nostro territorio diocesano perché ne facciano elemento di ulteriore approfondimento, al fine di determinare occasioni di crescita delle comunità.

La lotta contro la disuguaglianza e la povertà, lo sviluppo armonico delle periferie, la tutela del territorio e dell’ambiente, la creazione di opportunità per stimolare occasioni di lavoro, hanno bisogno di un impegno generoso e condiviso fra generazioni che abbiano come obiettivo la realizzazione del bene comune.

Riteniamo che di fronte alle questioni sociali nessuno può delegare ad altri le scelte e, pertanto, il metodo che noi proponiamo è quello della democrazia partecipativa.

Invitiamo, quindi, tutti i cittadini a non limitarsi solo al confronto preelettorale, ma anche ad un impegno per un “monitoraggio” post elettorale, per verificare l’attuazione dei programmi e denunciare le eventuali inadempienze.

Il rilancio degli Osservatori socio-politici, già costituiti in alcuni vicariati della nostra Arcidiocesi o la costituzione di nuovi, potranno diventare opportunià e occasioni di cittadinanza attiva affinchè i cittadini possano “controllare il potere politico” (Laudatosi 179).

Siamo consapevoli che “[…] vivere fino in fondo ciò che è umano e introdursi nel cuore delle sfide come fermento di testimonianza, in qualsiasi cultura, in qualsiasi città, migliora il cristiano cristiano e feconda la città” (Evangelii gaudium, 75).

 

Catania, Pasqua 2018

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