Nasce il Governo Conte

Nasce il nuovo governo dopo settimane di contatti, incontri  e veti incrociati, incarichi, ministri mancati poi ripescati in altre funzioni ministeriali, premier messi da parte e poi reincaricati… insomma una marmellata con la regia di Mattarella che cerca di mettere una pezza nell’interesse supremo della Nazione e degli Italiani.

Alla fine nasce il governo Conte con due vice ministri Salvini e Di Maio e una miscela di ministri 5 stelle Lega equamente ripartiti neanche il manuale Cencelli di democristiana memoria.

Sarà un governo che metterà al centro la persona, la famiglia, il debole, il lavoro ? Il lavoro con una attenzione alla disoccupazione, al lavoro che non c’è, al lavoro pagato male che non ha garanzie.

Bisogna pensare al giusto salario, alla previdenza, all’istruzione,ma anche alla progressività fiscale con una maggiore tassazione per le attività speculative.

E la lotta all’illegalità ?

Sarà praticabile il reddito di inclusione? Garantirà i veri poveri? Sapranno intervenire sui tessuti fragili delle periferie del paese?

Sapranno tutelare i risparmi e i sacrifici degli Italiani?

Si farà una vera lotta alla criminalita’ organizzata che attanaglia la popolazione nelle sue molteplice forme di coercizione?

La Costituzione deve essere un costante punto di riferimento. Per noi cattolici  la Dottrina sociale della Chiesa e il Vangelo. La nostra società ha bisogno di valori.

Non possono esistere contratti tra due coalizioni ma dialogo, condivisione, accordi e punti fermi.

La problematica dei migranti va affrontata con la politica dell’accoglienza perché non possiamo permettere che la gente muore in mezzo al mare. I soccorsi umanitari sono necessari cosi’ come i corridoi umanitari.

Il mio pensiero è che la gente deve ritornare nel proprio paese e distare a casa propria attivando politiche internazionali per dare migliori condizioni di vita a questa gente nei loro paesi di origine.

Tornando alla politica i cattolici devono tornare ad occuparsi della gestione della cosa pubblica a partire dai territori.

L’assenza della partecipazione  dei cattolici in politica è legata alla scarsa conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa perche’ le diocesi devono investire in formazione e in scuole di politica.

Riusciremo i giovani ad avvicinarli alla politica in maniera formativa e seria?

Proprio li’ si gioca il futuro della nostra Nazione nei prossimi anni.

 

                                Orazio D’Antoni

I 18 ministri del governo Conte (Ansa)

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