Vediamo un po’ … (5)

Chiesa e Oratorio San Filippo Neri            

Nel mese di Maggio, proverbialmente inteso come mese Mariano, si festeggiano liturgicamente, tra l’altro, tante diverse solennità come San Domenico Savio, la Madonna di Fatima, Sant’Alfio con San Cirino e San Filadelfio, Santa Rita, la Madonna Ausiliatrice e San Filippo Neri e, proprio di quest’ultimo che celebriamo il 26 u.s. vorremmo dare qualche cenno.

Vediamo un po’ … , di presentarne alcuni aspetti, stante la moltitudine di concittadini che ne hanno frequentato i locali nella loro giovanile età ed adolescenza.

La Chiesa, filiale della Parrocchia “Immacolata Concezione ai Minoritelli”, fu fatta costruire ed aperta al culto nel 1790, per volontà del Vescovo, il netino Corrado Maria Deodati De Moncada, Barone di Burgio e Principe di Calvaruso, che chiamò a Catania i seguaci di San Filippo Neri, detto “Pippo il Buono”, patrono della gioventù, ai quali concesse l’uso per animarne un Oratorio, secondo lo stile apostolico educativo e pedagogico del fondatore che fa alternare la preghiera allo svago, lo studio al canto, il catechismo allo sport.

Essa fu ammessa alla residenza di città della Congregazione dei Preti o dei Fratelli dell’Oratorio (chiamati Filippini), istituita dal prete fiorentino ed apostolo dell’Urbe che fu anche geniale ideatore dell’Oratorio secolare.

Il complesso edilizio, in Via Teatro Greco (chiesa e comunità oratoriana), sorge su di un’area d’altissimo valore archeologico, le cui viscere sono bagnate dall’Amenano (Lo Judicello), a ridosso del Teatro Greco-Romano e dell’annesso Odeon, sul probabile sito dell’incrocio tra il cardo (nord-sud) ed il decumano(est-ovest); la zona anticamente era occupata, in epoca medioevale da modesti insediamenti urbani del quartiere ebraico,la Giudecca Superiore e che dava il nome all’asse viario Teatro Greco-San Francesco. Ad ovest la piazzetta accanto la Chiesa era denominata Vicolo Vagliasindi, oggi Largo dell’Odeon.

I “Filippini”, quali responsabili del “pio stabilimento” dell’Oratorio, officiarono la Chiesa sino al 1866 e risedettero nell’omonima casa fino alla loro espulsione, nel triste autunno di quell’anno. Ma il Beato Cardinale G.B. Dusmet SOB ottenne, nel 1871, il riscatto del complesso istituendovi scuole serali per operai e corsi di cucito e di disegno, con insegnanti laici. Dieci anni dopo, grazie ad un accordo, insistentemente richiesto, con Don Bosco, ebbe la gioia di affidare ai Salesiani provenienti da Torino, l’edificio, al fine di impiantare e continuare l’attività apostolica a vantaggio dei ragazzi dei quartieri poveri. Nacque così il primo Oratorio Salesiano di Sicilia ( 8 Novembre 1885).

Qui, ancora è in attività un piccolo, ma prezioso Oratorio Salesiano, (e oggi sono 134 gli anni dalla fondazione –esattamente il prossimo 8 novembre), dipendente e promosso dall’Ispettoria Sicula Salesiana di Via Cifali, a conduzione e direzione laica, per via delle carenze vocazionali. I Superiori Salesiani assicurano, però, la presenza di un Sacerdote loro confratello per le funzioni religiose, le Celebrazioni Eucaristiche Domenicali e per le Feste Comandate.

E’ una vera scuola di crescita sociale e di promozione umana, con attività liturgiche, sacramentali, catechetiche e ludiche, di formazione permamente e cultura civica. In Oratorio è costituita una Associazione di Promozione

Sociale, denominata APS “Beato Dusmet”, nel rispetto della Costituzione Italiana, del Codice Civile e della legislazione vigente,disciplinata da Statuto e Regolamento,condividendo lo stile,le motivazioni e gli obiettivi dell’Ente Promotore,essendo apolitica e senza alcuno scopo di lucro,perseguendo finalità di utilità e solidarietà sociale di terzi ed associati. Sport,danza,musica,attività varie e filodrammatica, calcetto e tennis tavolo, calcio balilla,ecc., sono all’ordine del giorno, ospitando ragazzi, di ambo i sessi, dei quartieri circostanti, per la disponibilità, accoglienza, ma anche per la carenza di spazi, campetti ed altro, per il loro necessario svago, nelle otto Parrocchie e Rettorie del Primo Vicariato Urbano Diocesano.

Tra gli impegni giornalieri non manca la costanza nell’impegno dopo scolastico dell’aiuto e del sostegno,assicurato dai giovani del servizio civile e da genitori frequentanti, l’aggiornamento per gli animatori e volontari, compresa la partecipazione a convegni e incontri pedagogici per una migliore gestione delle attività formative. Vengono ospitate compagnie ed attività parascolastiche, musicali ed aggregative che ne condividono le iniziative apostoliche. Nel periodo estivo si organizza da sempre il GREST, subito dopo la chiusura delle scuole e sino alla riapertura delle stesse. Come non manca la collaborazione con le Parrocchie viciniori, per la preparazione ai sacramenti e la partecipazione a processioni religiose,sempre sostenuti dallo spirito del fondatore San Giovanni Bosco nella sana e preventiva ottica quale la crescita e formazione dei giovani in “Buoni Cristiani ed Onesti Cittadini”.

La Chiesa presenta il prospetto a sud e fa da sfondo alle spalle della gradinata del Teatro.

Sopra il secondo ordine, in corrispondenza con l’ingresso principale (risulta murato quello laterale di Via Crescenzio Galatola), domina un arioso finestrone ornato da due eleganti colonnine.

L’interno della “Domus Orationis”, è ad una navata,con tre altari,il maggiore dei quali è posto nel presbiterio.

Nelle pareti laterali vengono raffigurate Santi e sono presenti i simulacri tanto cari alla pietà degli oratoriani e dei salesiani: Maria Ausiliatrice, San Francesco di Sales, Domenico Savio, Luigi Gonzaga, San Filippo Neri , San Giovanni Bosco, Sant’Agata, il Beato Cardinale Dusmet e Sr.Maria Mazzarello.                                                                    

Piero Privitera

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