CORONAVIRUS tra RI-LANCIO e RI-PARTENZA
Anche per questo mese la nostra rubrica VEDIAMO UN PO’, non potrà esimersi dal trattare l’argomento del giorno, ovvero la lotta al Covid 19, perché inutile nascondere che il lungo confinamento impostoci ha causato un modo nuovo di intendere i veri valori fondanti la nostra esistenza, ( ci dispiace per chi non ha avuto la fortuna di farcela…) Famiglia, Amicizia, Rispetto per il Simile, Solidarietà ecc., e che tutte queste sofferenze sono servite a qualcosa, A RENDERCI MIGLIORI.
E’ un risveglio ciò che ancora ci attende, stante il prolungamento delle misure che continuano a dettarci, a scopo precauzionale, preventivo ed a completamento d’una terapia sociale a base di DD.LL. – DPCM – ed altri dispositivi di Legge emanati in continuazione.
E mi ritorna in mente la Legge del Contrappasso che si traduce nel corrispondere una pena all’individuo colpevole, ovvero infliggere la stessa lesione provocata, materialmente simile al danno arrecato. Ormai lo scontro s’è fatto duro, atroce, mortale in gran misura e, soltanto grazie alla tetragona difesa dei nostri strateghi della panchina, con Mister Spallenzetti in rappresentanza di tanti altri tecnici, abbiamo potuto resistere nel tempo, per poterci organizzare meglio nella Ri-presa.
Sembrava una finale della IFOL (Immunity Federation Of Live), per la conquista della Coppa del Mondo della “Safety Health Care”, quella che si giocava su tutto il territorio nostro Nazionale -isole comprese- e meno male che ci siamo saputi proteggere bene e difendere con la nostra retroguardia. Non ci è mancato lo spirito di sacrificio, l’impegno e l’abnegazione dai continui ed imperterriti attacchi lungo i versanti più esposti e statici che continuamente ci venivano propinati.
Quante volte abbiamo rischiato di capitolare, di non farcela, davanti alle folate improvvise, che ci causavano ferite, sanguinamenti e dolori lancinanti, da parte degli avversari, riconoscibili da un marchio impresso sulle loro maglie: una Corona bene appuntita…
Il loro ritmo era continuo, velocissimo, virulento, instancabile e, soltanto grazie al nostro solido gioco di squadra riuscimmo a resistere portandoci alla Ri-presa dell’incontro ( o scontro?). L’acquisita, pertanto così, consapevolezza, sostenuta da tanta Speranza quale antidoto alla avvertita paura di subire una atroce sconfitta, facevano tirare fuori ai nostri… Mister a bordo campo, la vera strategia studiata a tavolino.
Stancare gli avversari, per poi colpirli con un improvviso lancio (più precisamente Ri-lancio), mentre l’avversario si trovava ancora proteso in avanti… Miracolo? Fortuna? Solo tattica e studio della loro condotta, riuscendo a trovarne i punti deboli, prendendoli alla sprovvista.
Disponendo, dunque, tra i nostri, di abili attaccanti, veloci e intraprendenti, provammo, ripetutamente a lanciarli in avanti, con scatti di velocità, ficcanti contropiede che seminavano il terrore nella loro difesa alla tenace sopravvivenza, causandone sbandamenti e “aprendo” intere praterie per il nostro team, potendoci, così incuneare e andando a… Reteeeeeee!
Con queste solida ed efficace Ri-partenza riuscimmo a debellare il nemico di turno, che messo K.O. tramite distanziamento sociale, mascherine, guanti, igiene personale ed ancora terapie mediche, farmaci mirati, plasmaferesi e prove sperimentali di vaccino, accusava il colpo, abbandonando ogni velleità di Vittoria, che invece arrideva alla nostra Nazionale. L’assembramento di elementi di difesa arcigna o catenaccio, vero scudo terapeutico protettivo, che denotava Organizzazione, Resistenza, Preparazione al sacrificio anche con grandi sofferenze, dunque impegno totale ed esemplare gioco di squadra erano e sono stati i leit-motiv della gara.
E’ stato tutto un sogno? Ora, facendo finta (ma forse non troppo) d’avere assistito all’incontro tra le nazionali COVID 19 e ITALIAZZURRA della durata di 90 giorni ( parametro equivalente per ogni minuto primo = 1 giorno) e meritatamente terminato con la nostra affermazione, intanto ci godiamo questa prima vittoria, che si spera sia foriera di grandi speranze future… ma sempre rispettando i dettami ed i consigli fornitici dagli esperti, perché ancora la Guerra non è finita. Continuiamo ad allenarci, a lottare, per cui ancora niente Movida, Assembramenti, e nemmeno, Liberi tutti e Mortaretti, almeno per adesso, perché non è stato un gioco a nascondino, né tanto meno sono cambiate le regole.
Piero Privitera