Lo ha annunciato il
segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, rispondendo alle domande
dei giornalisti, durante la conferenza stampa conclusiva del Consiglio
permanente dei vescovi italiani.
La Chiesa italiana è
impegnata molto in un cammino di prossimità, non solo attraverso la Caritas,
ma attraverso tantissimi italiani che si fanno prossimi alle situazioni di
difficoltà, verso le persone più deboli e colpite dalla crisi. La Chiesa è
andata incontro alle difficoltà, non solo economiche, che la pandemia sta
accentuando. E’ incessante l’impegno della Chiesa italiana a favore delle
persone svantaggiate che continua, soprattutto riguardo alle famiglie che
sono state maggiormente colpite dalla crisi. E’ importante un dialogo, un
confronto che inizia, nel segno della collaborazione nell’ impegnarci, tutti
insieme, ad uscire dalla crisi e a creare azioni che possano risollevare la
vita del Paese, delle persone e delle famiglie».
La Pasqua è un
momento di incontro importante per la comunità cristiana. C’ è una salute del
corpo, che va curata, ma certamente va sostenuta anche dalla salute dello
spirito».
E‘ di primaria importanza la tenuta sociale del Paese. In questa fase
delicata, è fondamentale l’urgenza di uno sguardo lucido sulla situazione
attuale che si traduca in una presenza di speranza
della comunità cristiana,
ma soprattutto in azioni concrete a sostegno delle famiglie e dei cittadini,
in particolare
quelli più vulnerabili. Sul piano sanitario è fondamentale l’importanza
della campa-
gna vaccinale,
da sostenere e implementare, a beneficio della collettività.
Ma è la questione sociale, innescata dalla
pandemia, che preoccupa di più. Le stime riguardanti l’esplosione di vere e
proprie “faglie sociali” – tra i più ricchi e i sempre più poveri (fra cui
rientrano in numero crescente lavoratori e piccoli imprenditori del ceto
medio), tra donne e uomini, tra anziani e giovani – richiamano a un forte
senso di responsabilità che deve accomunare le istituzioni, sia quelle civili
sia quelle religiose.
A tutti è chiesta una maggiore presenza,
materiale e spirituale, per evitare che la forbice delle disuguaglianze
continui ad allargarsi, recidendo certezze e prospettive, compromettendo
lo sviluppo dell’intero sistema nazionale e gettando nelle braccia della
criminalità e dell’usura chi non vede una via d’uscita. Dunque la necessità
di politiche adeguate e coraggiose, capaci di sostenere cittadini e famiglie,
in particolare i più fragili, e di dare anima e corpo alla ripresa. È
indispensabile promuovere, per quanti si trovano in situazioni debitorie,
un’efficace rete di supporto e di consiglio che permetta loro di orientarsi
correttamente ai primi segnali di crisi senza attendere l’aggravarsi di
situazioni difficili.
Non perdiamo la speranza, uniti superiamo questa durissima prova
riflettendo sull’imminente Pasqua e sul valore che rappresenta per tutti i
cristiani con il suo messaggio di Solidarietà di Amore e di Pace.
Orazio D’Antoni
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