Lo scorso 2 ottobre, Pier Ferdinando Casini è venuto a Catania. E’ venuto per ribadire il suo coinvolgimento diretto nelle prossime elezioni regionali siciliane. Per i vertici nazionali, quella catanese è una delle tappe più importanti del tour siciliano in programma per i prossimi giorni. Una tappa fondamentale, anzi, come ha ribadito lo stesso Casini, per tre ragioni fondamentali:
- la prima è che la Sicilia è una delle Regioni più vicine a quei valori cattolici che costituiscono l’anima della politica dell’UDC;
- la seconda è che Catania, come Palermo, è la provincia più attiva e dinamica di tutta la Regione;
- la terza, infine, è che l’incontro ha rappresentato l’occasione per conoscere da vicino i candidati catanesi in corsa per le prossime regionali. “Candidati di cui mi posso ritenere soddisfatto – ha detto Casini -, perché sono il frutto di una selezione attuata in base al merito. Oggi, infatti, c’è bisogno di società civile – ha aggiunto – e di gente che fa politica con onestà. C’è bisogno di quelli che hanno avuto passione per la politica e con questa non si sono mai arricchiti “.
E tra questi c’è anche Orazio D’Antoni. “Caro amico e importante esponente del mondo cattolico catanese” – lo ha definito il segretario regionale dell’Udc in Sicilia, Gianpiero D’Alia, ribadendo quella intrinseca connessione tra impegno politico e cattolico che ha sempre contraddistinto D’Antoni nella sua vita pubblica e privata. Un’intrinseca connessione che può permetterci di definire addirittura “tardivo” quel suo recente ingresso nel partito cattolico dell’Udc.
Ma ancora, ciò che ha colpito i presenti all’incontro, militanti o meno, è stato quell’evidente affiatamento tra tutti i candidati in corsa per la Regione. Spinti daI pesante momento di crisi che la nostra Isola attraversa, i candidati hanno mostrato tutti la comune convinzione che occorra lavorare sulla ricerca di soluzioni concrete, mettendo in secondo piano le necessità del partito. Perché oggi, quanto mai prima, e con un realistico cinismo, senza crescita generale non ci può essere crescita individuale.
Sviluppo, lavoro, assistenza ai più deboli e salute sono i temi su cui i candidati stanno focalizzando il loro impegno. Tenendo sempre ben presente quello spirito cristiano che contraddistingue orgogliosamente l’identità dei siciliani.
Un pensiero che emerge fortissimo anche nelle parole dello stesso Casini. “Rigore e solidarietà sono i due pilastri della politica che vogliamo fare” – ha spiegato. “Bisogna tagliare gli sprechi, magari partendo dagli stipendi dei consiglieri regionali, e spostare le risorse a vantaggio dei più deboli. Questo deve fare la buona politica, deve fare delle selezioni e dare una mano prima di tutto alle persone che ne hanno davvero bisogno. La filosofia del “tutto gratis a tutti” è sbagliata e non fa bene né all’Italia né alla Sicilia”.
Parole che hanno trovato pienamente d’accordo anche Orazio D’Antoni, il quale ha espresso una “grande soddisfazione per la presenza di Pierferdinando Casini a Catania e per i progetti futuri che il partito ha in programma per la Provincia. Soprattutto nella considerazione – ha aggiunto – che si tratta di un partito in notevole crescita. Inoltre – ha infine concluso – sono contento per questa forte attenzione che i vertici nazionali hanno mostrato verso il lavoro dell’UDC della Provincia catanese”.