Bellezze e stranezze in città

Le analisi territoriali, il costante monitoraggio e la funzione socio-educativa dell’Osservatorio d’Area Permanente ODAP-S.Cristoforo onlus, associazione di volontariato, ci inducono a presentare qualche stranezza, tra cotanta bellezza dei nostri siti, insediamenti storici e sulla offerta dei servizi resi ai cittadini.
“ I cosi di Catania ! ” avrebbe esclamato  Turi Ferro.
Accade, infatti, accendendo i riflettori sul grande quadrilatero di Via Cro-ciferi, Piazza Mazzini, Vie Garibaldi, SS. Trinità, Quartarone, Piazza Dante e Via di S. Giuliano, che il nostro vivere quotidiano è costellato da stranezze.
All’interno di tale area insistono Monasteri, Chiese, Terme, Teatro Antico, Odeon, Monumenti, Case-Museo ecc., bellezze architettoniche e prezio-sità, continuamente ammirati da turisti e visitatori.
Il quartiere della “Pietra Grossa” (il nome è dovuto al distacco di un e-norme masso tra la cinta dell’Odeon e la sua superfetazione di Palazzo Si-gona), è attraversato dalla Via S.Agostino, unica strada di collegamento tra la Giudecca superiore e quella inferiore. Un centinaio di metri in tutto,  pavimentata con lastre rettangolari di pietra lavica, poste di traverso tra i marciapiedi, continuamente …divelte, davvero pericoloso per auto e pedo-ni. Tra dossi, cunette e avvallamenti fra non molto si apriranno le solite vo-ragini (succede ogni paio d’anni) che faranno intravedere nel proprio sot-tosuolo una strada lastricata di epoca romana. Si tratta della decumana che insiste sulla bisettrice nord est-sud ovest e che collega il Teatro greco-romano con il Foro romano di Cortile S.Pantaleone, a sua volta regolar-mente sbarrato e invisitabile.
Tra non molto, dicevamo, appena cede il sottolastricato, la stradina verrà, ancora una volta, transennata  …e mai riparata adeguatamente, stante la oscurità dei nostri amministratori e la loro ipoacusia, nonostante venga percorsa, da migliaia di auto e turisti-visitatori, giornalmente.
Stranezze, si dirà, ma intanto il traffico impazzirà. E non è che le altre stra-de, all’interno, stiano meglio, anzi. Infatti le vie Teatro Greco, S. Giovanni  Bosco, Ospizio di Beneficienza si sono arricchite di strisce gialle (non ba-stavano le blu !) e sono state dotate di segnaletica verticale ed orizzontale, come spazio riservato per parcheggio di auto (se ne contano circa un cen-tinaio).  Ma a beneficio di chi?
Non erano sufficienti le preesistenti riserve di Via Marino, Gesuiti e Vittorio Emanuele (ora sbiadite) ? Poveri residenti, studenti, docenti, turisti, visita-tori e passanti. Dove potranno parcheggiare, viste le esiguità di spazi libe-ri e gli innumerevoli interventi dei Vigili Urbani e Sostare per sanzionare e bloccare con ganasce le auto in sosta?  O è un invito subdolo a parcheg-giare su Largo dell’Odeon, della Mecca (aperta dal Sindaco Bianco), Piazza  Asmundo (tanto cara a Franco Zeffirelli) o Piazza Dante (unico luogo di concentramento in caso di calamità), presidiati come sono da guarda-macchine e posteggiatori abusivi ?
Innumerevoli sono le segnalazioni che ci giungono dal mondo accademico.  Il bello è che l’indifferenza dell’Amministrazione consente, incivilmente, la sosta ai furgoni per la raccolta dei rifiuti (gasoloni), davanti l’Odeon… : campeggiano, infatti, aperti, a profumare cittadini, visitatori, turisti e passanti.

Altro che igiene ambientale ed eco-sostenibilità !  Indubbiamen-te non è un bel vedere, anche perché non vengono sanzionati al pari delle autovetture mentre si auspicava solo qualche fioriera, panchine, un po’ di verde e maggiore tutela nei confronti dei cittadini, degli ospiti graditi e dello stesso Centro Storico, ormai ridotto a periferia degradata.

 

 

A quando la prossima celebrazione con tanto di tappeto rosso?

Piero Privitera

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