La politica regionale vive momenti di grande fibrillazione.

E’ ormai una costante.

Sono anni che manca stabilità nel governo della nostra Regione.

Sono anni che si aspettano provvedimenti adeguati:

  • lo sviluppo e la lotta alla disoccupazione necessitano di best practice a favore delle famiglie più deboli e delle piccole e medie imprese.
  • nuovi modelli culturali devono portare ad una reale ed efficace lotta alla criminalità organizzata.
  • l’utilizzo delle risorse europee deve favorire aree deboli e aiutare ad uscire dal disagio lavorativo.
  • la vera lotta alla criminalità organizzata si fa attivando politiche attive per il lavoro ai giovani, agli over 40 usciti dal mercato del lavoro, ai detenuti, alle famiglie che non arrivano alla terza settimana e che sono costrette a ricorrere ai prestiti dei genitori o a sospendere il mutuo della casa (per quando?), alle piccole imprese soffocate dagli usurai e dai tassi da strozzini delle banche.

 

Assistiamo invece in Sicilia ad uno scontro di potere tra partiti dilaniati al loro interno per accaparrarsi questa o quella poltrona strategica.

Confindustria Regionale alleata con spezzoni del Pd e con il Presidente Crocetta contro altre componenti dello stesso Pd. La posta in palio è l’Irsap, l’Irfis , l’AST, la Crias, la privatizzazione degli aereoporti, i piani energetici, dunque il futuro economico ed imprenditoriale della nostra Regione.

E’ questa la giusta direzione?

 

Catania.

Cosa sta cambiando ?

A parte l’abbattimento del ponte del Tondo Gioeni con i disagi inevitabili del traffico e il malumori degli automobilisti nulla si intravede all’orizzonte.

Comprendiamo le difficoltà  legate alla crisi economica e ai piani economici di rientro. Credo che maggiori risorse devono essere orientate verso il Welfare. Sono tanti i disagi relativi all’ assistenza ai minori,allescuole e all’istruzione senza trascurare i problemi strutturali delle scuole in riferimento al rischio sismico.

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Non è ancora finita la luna di miele del sindaco Bianco.

 

 

 

 

                                       Orazio D’Antoni

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