dicembre 2011 – gennaio 2012
9 dicembre 2011 : I sacrifici dei catanesi “…I cittadini e consumatori si devono preparare a cancellare le spese per cinema, ristorante, bar e a modificare ulteriormente le loro scelte in termini di consumi quoti-diani. Un clima pesantissimo, dunque, si prospetta per la città etnea che, però, sarebbe già preparata ai sacrifici. Secondo Stancanelli, infatti, l’austerity, in città, sarebbe inizia-ta ben prima, cioè nel lontano 2008, quando da sanare c’era il buco di bilancio. La città, da tre anni a questa parte, quindi, si sarebbe già adeguata a quel regime di rigore e di sacrificio resosi necessario non solo per ripianare il bilancio ma anche per affrontare la diminuzione progressiva dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione…”
26 dicembre 2011 : Natale in crisi “…Le famiglie catanesi hanno effettuato una spesa natalizia simile a quella ordinaria. Per dare qualche numero: il budget medio dei pochi compratori è stato di duecentocinquanta euro per i regali e centocinquanta per cena e pranzo di Natale. Praticamente, la morte delle nostre città come le abbiamo conosciute fino ad oggi. Chiediamo interventi immediati, concertati e significativi da tanto tempo. Ma si continua sui solchi tracciati nel passato, senza idee innovative. Non è con i riti civili della politica, senza nerbo e senza morale, che usciremo fuori dal declino. Con questi trend di riduzione della produzione e di concen-trazione della ricchezza, entro la fine del 2012, la classe media siciliana, insieme a quella ita-liana, tornerà al tenore di vita del 1960…”.
2 gennaio 2012 : Imprenditore catanese costretto a licenziare si suicida “…È un’altra spia del malessere, dilagante, che affligge la Sicilia (…) Quando muore un gio-vane imprenditore da tutti conosciuto per successo e capacità, tutti devono interrogarsi. Non bastano le condoglianze, si devono fare politiche economiche degne di questo nome,e e invece da noi aumentano solo le tariffe e i prezzi dell’energia. Facendo esplodere ancora di più la crisi economica…”
3 gennaio 2012 : Per i saldi si spenderà meno “…Ogni famiglia spenderà per i saldi invernali, in media, 223 euro, il 19% in meno rispetto al-lo scorso anno. Il problema è anche italiano e non solo siciliano, ma qui è peggio. Se faccia-mo il paragone con gli altri Paesi, scopriamo che siamo gli unici a far iniziare la stagione dei saldi col nuovo anno. Dagli Stati Uniti all’Inghilterra, i saldi iniziano a ridosso o subito dopo Natale. Senza questo ostracismo verso l’inizio anticipato probabilmente gli incassi avrebbe-ro potuto essere superiore, ed è inspiegabile che i commercianti non vogliono anticipare…”
14 gennaio 2012 : Poca trasparenza nei saldi “…Secondo i dati preliminari di un’indagine nazionale che Adoc ha realizzato, non meno del 50% degli esercizi commerciali non rispetta l’indicazione della percentuale di sconto, aumenta il prezzo del cartellino o non espone il prezzo dei capi in vetrina, avverte i propri clienti che la merce acquistata non può essere cambiata, non accetta carte di credito come mezzo di pagamento, vende merce non di stagione o acquistata ad hoc per questo periodo commerciale. Da lamentare, quindi, gli scarsi controlli da parte dei vigili urbani e delle forze dell’ordine su queste violazioni gravi. In un momento di crisi, bisogna essere trasparenti e far sentire coccolato il cliente che decide di spendere il poco che ha. Al contrario, i compor-tamenti commerciali scorretti, sono molti e riguardano una vasta platea di negozi…”
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