Lo sviluppo sostenibile

Qualche giorno fa ascoltando una nota trasmissione televisiva, apprendo che i danni ambientali causati dall’uomo negli ultimi anni sono stati tali da determinare lo scioglimento graduale dei ghiacci del polo sud. Immaginiamo quali conseguenze ne deriveranno per il nostro pianeta e quali effetti deleteri ci saranno per questi cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento e al buco dell’Ozono. La trasmissione concludeva che non basterebbero 150 anni di assoluto non inquinamento per fermare questo processo di innalzamento della temperatura terrestre e quindi l’inevitabile catastrofe dello scioglimento dei ghiacci del polo sud.

Queste notizie mi fanno riflettere sulla crisi economica della nostra Italia e in particolare della Sicilia.

Perchè?

Ad oggi ci siamo comportati, nel governo delle città e della regione, come se dovessimo vivere secondo uno stile di vita epicureo cioe’ il ‘’carpe diem,’’ vivi il giorno e non ti curare di altro prendendoti tutti i benefici e non pensare al futuro. Quale futuro? Non il nostro ma quello delle generazioni future, quello dei nostri figli.

Lo sviluppo sostenibile.

Moltissimi amministratori e governanti sconoscono l’essenza di queste parole e concetti che ovviamente fanno a pugni con l’arricchimento, la speculazione e l’assoluto disinteresse alle generazioni future. L’egoismo è imperante.

Lo sviluppo sostenibile è un atto d’amore verso i nostri i figli e i nostri nipoti.

Noi tutti abbiamo l’obbligo di conservare la nostra terra, preservandola dai danni ambientali che sono molte volte irreversibili. Pensiamo ai rifiuti speciali non smaltiti e illecitamente sotterrati, pronti ad inquinare le falde acquifere e ad entrare nella catena alimentare provocando danni gravissimi alla salute pubblica. Pensiamo alla terra dei fuochi in Campania.

Ma non è solo questo, c’è sopratutto un etica che si è persa nei meandri della arricchimento facile e illecito e della sistematica trasgressione delle leggi ambientali.

Anche nella politica è così:se non si avviano politiche virtuose, se non si fermano gli sprechi e la corruzione, il malaffare nei settori più disparati, le risorse finiscono e le amministrazioni a tutti i livelli si indebitano accendendo mutui e rischiando il fallimento, tutto ciò ostacola lo sviluppo e crea recessione per gli anni a venire.

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Alle generazioni future cosa consegneremo, un mondo migliore o solo crisi, disoccupazione e malessere ?

 

 

 

 

Orazio D’Antoni

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